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Piracy Shield, la guerra al pezzotto vale anche per film e musica: blocco entro mezz’ora. Arrivano multe più salate: in quali casi salta lo streaming

02 Agosto 2025 - 16:10 Ugo Milano
piracy shield pezzotto film musica
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La novità annunciata dall'Agcom per combattere la pirateria, soprattutto sugli eventi in diretta

Le difese anti-pezzotto sono pronte a indurirsi ulteriormente, ampliando il loro raggio d’azione anche su film, musica e serie tv. Oltre allo sport in diretta, infatti, i titolari dei diritti di molti altri eventi live potrano chiedere all’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni (Agcom) di attivare il meccanismo Piracy Shield e bloccare entro mezz’ora la trasmissione via web dei contenuti audio e video. O almeno questa è la promessa.

Piracy Shield e le protezioni contro i «segnalatori seriali»

Come ha spiegato il commissario Agcom Massimiliano Capitanio, l’Agcom potrà ricevere segnalazioni da associazioni, federazioni anti-pirateria e – ovviamente – dagli stessi titolari dei diritti. È però necessario che chiunque presenti la richiesta di blocco sia accreditato presso la piattaforma Piracy Shield in modo tale che, all’ennesima segnalazione errata, l’Agcom possa escludere il segnalatore fallace dalla platea degli «accreditati». C’è un’altra specifica fondamentale: come per lo sport, anche per film e musica la piattaforma entrerà in funzione solo nel caso di trasmissioni in diretta. Nei casi specifici, se sono piratate live musicali o prime televisive.

Il blocco entro mezz’ora e le pene inasprite per i pirati

Il funzionamento, al di là dei contenuti, è esattamente identico a quello per lo sport in diretta. Dopo la segnalazione, l’Autorità entro mezz’ora provvederà al blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP segnalati. Se per i segnalatori c’è il rischio di essere esclusi in caso di overblocking, per i pirati il conto da pagare sarà alquanto salato. Il regolare procedimento di sanzione potrebbe infatti essere ulteriormente aggravato dalla proposta di legge della maggioranza, che vorrebbe ritoccare al rialzo le multe fino a 16.233 euro: cifre che poi confluirebbero al Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo. «La pirateria è un cancro che ruba agli italiani 2 miliardi di euro ogni anno e fa perdere ai nostri giovani oltre 10.000 posti di lavoro», ha commentato Capitanio. «Serve più comunicazione per ricordare che la pirateria è un reato gestito dalle mafie e che gli utenti rischiano multe fino a 5.000 euro.

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