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A Riccione una spiaggia dove il lettino costa ancora 4 euro. Il bagnino Guerrino: «Se rincariamo la gente non viene più»

16 Agosto 2025 - 15:52 Alba Romano
bagnino guerrino
bagnino guerrino
Ottantasei anni, clienti affezionati da tutta Europa e un listino prezzi fermo da anni

Canotta blu, pantaloncini rossi, cappello da capitano. Guerrino Ricci non ha mai cambiato divisa. Da quasi cinquant’anni accoglie i bagnanti alla spiaggia 16, zona Fontanelle. Ha 86 anni e una filosofia semplice: «Non faccio pagare l’ombrellone, sono 4 euro a lettino, che sia in riva al mare o in ultima fila», racconta a Repubblica. Un saluto, una battuta, un sorriso. È così, con ironia e cordialità, che ha conquistato generazioni di turisti.

Il trucco? «Non alzare i prezzi»

Gli ombrelloni a righe, i lettini verdi e gialli, i colori un po’ vintage rendono l’atmosfera familiare. Nonostante il turismo balneare sia cambiato, la sua spiaggia resta piena. «Già spendono 15 euro di carburante, se aumento i prezzi al mare non vengono più o vanno alla spiaggia libera». Molti tornano anno dopo anno. Come Heidi, 87 anni, tedesca, che da decenni passa a Riccione due mesi ogni estate. O Robert, dall’Olanda, cliente fedele da mezzo secolo. Guerrino li conosce tutti: «Ci conosciamo dagli anni Sessanta, da quando facevo il bagnino di salvataggio».

L’inizio della carriera come bagnino di salvataggio

La sua carriera è iniziata proprio a Riccione, come salvataggio, negli anni Sessanta. Poi l’esplosione del turismo. «Per vent’anni sono stato bagnino di salvataggio – rivendica orgogliosamente – poi è stato il Comune negli anni Settanta a chiederci di aprire nuovi stabilimenti nelle zone più lontane dal centro». Ricorda gli anni d’oro, quando le straniere arrivavano a frotte e Riccione era simbolo della Riviera. Oggi la città è cambiata, le pensioni familiari non ci sono più. Guerrino però resta uguale a se stesso. Tuttofare dalla mattina presto fino al tramonto, con l’aiuto della nipote nei weekend. «Mi alzo alle 5.10, faccio una doccia e alle 6 sono qui fino a quando non è andato a casa l’ultimo bagnante». Un lavoro vissuto come una missione. E una vita intera spesa tra sole e il mare: «Non so se mi sono divertito, è stato il mio lavoro. Ma ho vissuto la mia vita e Riccione era davvero bellissima», conclude.

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