Renzi: «Putin è uno straordinario negoziatore. Per come lo conosco io il suo obiettivo è una nuova Yalta»


«La Russia è responsabile dell’aggressione all’Ucraina: incontestabile. Ciò premesso, Putin è uno straordinario negoziatore. Viene dal Kgb, non è un influencer che punta ai like». Lo dice, in un’intervista a Claudio Bozza sul Corriere della Sera, l’ex premier e senatore di Italia Viva Matteo Renzi. «Incassa il tappeto rosso in Alaska, rafforza il rapporto personale con Trump, ma non vola in Alaska per firmare una tregua – aggiunge -: nella sua visione, per come lo conosco io, c’è l’obiettivo di una nuova Yalta. Putin pensa a come immaginare un ordine mondiale per i prossimi vent’anni». «Usa un tono di voce monocorde, sembra persino pacato. La costruzione di ogni frase è molto attenta, prima un paio di premesse e poi l’affondo. Un professionista», spiega.
«Silvio Berlusconi un fuoriclasse, il figlio un fuori corso»
Renzi ha annunciato l’addio a Mondadori, editore dei suoi libri, in polemica con Pier Silvio Berlusconi. «La cosa incredibile è che dal giorno dopo Mediaset mi ha cancellato dal palinsesto – evidenzia -. Credo di essere il leader di partito meno presente sulle reti del Biscione. Non ho ancora capito se è una decisione autonoma di Pier Silvio o una richiesta di Giorgia Meloni. In ogni caso Silvio Berlusconi aveva tutta un’altra classe, anche quando c’era da litigare. Il padre era un fuoriclasse, il figlio un fuori corso». Con la premier Meloni Renzi, racconta al Corriere della Sera, aveva un rapporto di lunga data. «Conosco Giorgia Meloni da vent’anni: lei giovanissima ministra, io sindaco. A livello personale le auguro il meglio, ma sui risultati non vedo progressi per il Paese». E tra i leader di casa nostra stima politicamente la neo sindaca di Genova Silvia Salis: «Silvia farà molto bene a Genova. Però il servizio migliore che possiamo fare a lei e a tutto il centrosinistra è tenerla fuori dal gioco dei palazzi romani e consentirle di fare bene la sindaca. Io amo i sindaci da sempre: anche in Calabria, se candidassimo il sindaco giusto, vinceremmo a mani basse». «Sulla leadership del centrosinistra vedo due alternative: la forza della coalizione che arriva prima esprime il candidato. Oppure primarie di coalizione e che vinca il migliore. Quello che è certo è che se stiamo tutti uniti, vinceremo le Politiche», conclude.