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Gli spiragli di pace in Ucraina affossano i titoli della difesa: a picco Leonardo e Fincantieri. Ecco chi brinda in Borsa

19 Agosto 2025 - 21:58 Ugo Milano
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Cedono oltre il 10% i due colossi italiani del comparto. Ma altri settori sperano in un allentamento di dazi e sanzioni grazie al lavorio diplomatico

L’incontro tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei ha acceso nuove speranze per una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina. L’ipotesi di un summit trilaterale con Vladimir Putin e, sullo sfondo, di una possibile risoluzione del conflitto che insanguina da tre anni e mezzo l’Est Europa ha avuto però conseguenze controverse sui mercati. Dopo anni di boom, a pagare il conto in queste ore sono i titoli della difesa: a Milano Leonardo ha perso oggi oltre il 10%, così come Fincantieri, mentre in Europa hanno chiuso in forte calo anche Rheinmetall in Germania, Thales in Francia e Bae Systems a Londra. Un ribasso che segna una brusca inversione dopo l’impennata dei mesi scorsi seguita all’invasione russa del 2022 e poi ai piani di riarmo dei Paesi europei e di mezzo mondo.

I titoli in rialzo

Ma se da un lato i produttori di armi pagano lo scotto del rilancio della diplomazia, dall’altro ci sono altri settori che accoglierebbero di buon grado una svolta sul campo russo-ucraino, anche tenuto conto del possibile allentamento della stretta delle sanzioni che potrebbero stagliarsi all’orizzonte. Tra i titoli che hanno guadagnato terreno e che sono stati i più positivi a Piazza Affari ci sono quelli di aziende del lusso come Moncler, che registra quasi un +5%, o anche Amplifon al +3,91% . Bene anche Stellantis (+3,22%) e Campari (+2,83%). Tutti settori che in questi anni avevano sofferto l’impatto delle tensioni internazionali e delle restrizioni commerciali sul territorio russo.

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