Ultime notizie Donald TrumpGazaJannik SinnerTurismoVladimir Putin
SCUOLA E UNIVERSITÀBambiniCampaniaDisabilitàNapoliScuola

Bocciata a 6 anni, i genitori ricorrono al Tar: «Ha disturbi cognitivi». I giudici ordinano un consiglio di classe e viene promossa

21 Agosto 2025 - 13:31 Ygnazia Cigna
bambina scuola bocciata tar
bambina scuola bocciata tar
Il caso di una famiglia di Napoli finito davanti ai magistrati del tribunale amministrativo della Campania

Prima bocciata, poi riammessa alla seconda elementare. Questo il percorso di una bambina di sei anni, iscritta a un istituto comprensivo di Fuorigrotta a Napoli, al centro di una battaglia che ha visto i suoi genitori rivolgersi al Tar della Campania per ribaltare la bocciatura della figlia, affetta da depressione da abbandono e disturbo dello sviluppo cognitivo. A giugno, la dirigente e i docenti hanno deciso di far ripetere la prima elementare alla bambina. Nonostante gli insegnanti fossero ben consapevoli delle evidenti difficoltà della piccola, hanno dichiarato che in mancanza di una diagnosi dell’Asl e quindi dell’effettiva necessità di attivare un percorso didattico personalizzato o un docente di sostegno, non potevano promuoverla. La famiglia, giudicando la bocciatura «disumana e punitiva», ha impugnato i documenti, chiedendo l’intervento del tribunale amministrativo.

I giudici chiedono un nuovo consiglio di classe

Il 29 luglio il Tar Campania ha sospeso la bocciatura della bambina di sei anni, giudicando la decisione della scuola «intrinsecamente contraddittoria» e mal motivata («vizio motivazionale»). I giudici hanno infatti sottolineato che la scuola non aveva previsto percorsi di apprendimento personalizzati per la studentessa pur riconoscendo le sue difficoltà e i suoi problemi. Per questo, hanno chiesto al consiglio di classe di rivedere la decisione entro il 20 agosto. In seguito a questa richiesta, la dirigente ha convocato per il 19 agosto una riunione straordinaria del consiglio di interclasse, richiamando così gli insegnanti dalle ferie. Dalle 10 di mattina fino a sera hanno esaminato tutti i documenti e certificati medici della bambina e una diagnosi di disabilità ottenuta nel mese di giugno.

La riammissione della bambina

Alla fine, il consiglio ha deciso di ammettere la bambina alla classe seconda, ribaltando la bocciatura e scongiurando una probabile sentenza sfavorevole nei confronti della scuola da parte del Tar. La stessa preside ha definito la decisione originaria «dolorosissima» e riconoscendo che le difficoltà cognitive della bambina richiedono un insegnante dedicato. Ora, nonostante la riammissione, i genitori hanno scelto di iscrivere la figlia in un’altra scuola, dichiarando che il rapporto di fiducia con l’istituto è per loro compromesso.

leggi anche