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Al seguito di Putin c’è una persona che raccoglie le sue feci: perché lo zar non va mai in bagno da solo

21 Agosto 2025 - 21:34 Ugo Milano
vladimir putin feci contenitore
vladimir putin feci contenitore
Sono almeno otto anni che nell'entourage del leader russo una guardia del corpo è addetta a raccogliere ogni traccia biologica. Così è stato anche in Alaska, durante il bilaterale con Trump

Le trasferte di Vladimir Putin al di fuori della sua Mosca sono una sofferenza per il suo intestino. Uomo come tutti, allontanarsi dalle mura amiche del bagno di casa gli crea qualche difficoltà. Per lui, probabilmente, le difficoltà sono doppie visto che ovunque vada c’è sempre qualche inserviente tra i più fidati del suo staff che lo segue anche per i bisogni più intimi. Così è stato anche in Alaska, quando il presidente russo ha fatto visita all’omologo americano Donald Trump per discutere della guerra in Ucraina. I membri del suo staff, anche nelle occasioni ufficiali, hanno la precisa disposizione di non lasciare alcuna traccia biologica del loro leader. E anche le feci dell’erede degli zar sono accuratamente chiuse in un contenitore speciale e sterilizzato, da conservare fino a quando la delegazione non ritorni a vedere la Piazza Rossa.

La raccolta delle feci e il «bagno portatile» di Putin

A dare la notizia, che negli scorsi anni era già emersa più volte, è il The Express Us. Che le guardie del corpo di Vladimir Putin lo seguano ovunque è ovvio, è insolito se lo fanno con un tupperware in mano. La raccolta degli escrementi del presidente russo era già stata rivelata nel 2017 dai giornalisti investigativi Regis Gente e Mikhail Rubin, secondo cui è compito del Servizio federale di protezione curarsi di non lasciare tracce. Nel 2018, durante una visita di Stato a Vienna, la reporter Farida Rustamova aveva parlato di un «bagno portatile personale» che lo staff del Cremlino si era portato appresso.

Le teorie sulle malattie di Vladimir Putin, dal cancro al morbo di parkinson

Il motivo dietro a questa apprensione è presto detto. Per Mosca è di vitale importanza non lasciare in mano a Paesi terzi elementi che, se analizzati, possono far risalire alle condizioni di salute del presidente russo. Negli anni, tra gambe tremanti e gonfiori di viso, a Putin sono state accostate numerose malattie: dal cancro al morbo di Parkinson fino a diversi problemi cardiaci. Tutti puntualmente negati dal Cremlino. Se Putin abbia qualcosa da nascondere non è noto, ma nel dubbio meglio non lasciare tracce. Neanche sul wc.

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