Boris, il gatto del livornese che ha sfidato il lupo e ha vinto. L’aggressione e il giallo dei lupi poi scomparsi nella zona


Pensava che il suo gatto, Boris, fosse spacciato per sempre. E invece lui, scomparso tra le grinfie di un lupo che si è presentato nel giardino di casa, è tornato davanti al portone del suo proprietario. La storia del micio è stata raccontata da un amico del padrone di Boris, Duccio Berzi, professore esperto di lupi e conflitti zootecnici. Il gatto vivrebbe in una località della costa tirrenica, a Venturina, in provincia di Livorno, Toscana.
L’attacco del lupo, il rapimento di Boris e il suo ritorno: 11 giorni dopo
Quando il lupo si è presentato il 15 luglio nel terreno di casa ha puntato dritto al gatto. L’uomo «ha lanciato un grido per allontanarlo», scrive Berzi che racconta su Facebook quanto accaduto. «Ma il lupo, sempre il solito e ben conosciuto, non arretra, prende il gatto in bocca e se ne fugge via, senza che il povero Boris emetta un miao. Il proprietario ha il tempo di scendere in strada, inseguire il lupo, ma questo si allontana veloce con la preda in bocca penzolante», racconta. L’amico perde ogni speranza. «È difficile descrivere quello che si prova in questi casi. Non è soltanto il dispiacere per la perdita cruenta del proprio animale – racconta – , ma la sgradevole sensazione per aver subito una profanazione nella propria casa, la zona di comfort dove nessuno immagina che possa arrivare un grosso predatore selvatico e portare via un essere con cui abbiamo una relazione affettiva». Undici giorni dopo però il miracolo: Boris torna a casa. Ferito, ma vivo e sulle sue zampe.
Il giallo dei lupi spariti nella zona
Il 26 luglio il micio ricompare davanti alla porta di casa. «La coda spellata quasi fino alla cima, un orecchio piegato, il lembo della guancia aperto con una ferita che arriva fino ai tessuti molli e con una espressione da sopravvissuto incazzato che si commenta da sola», spiega l’amico del proprietario sui social. Boris riceve le cure del veterinario e in poco tempo si riprende. Non solo: da quando il gatto è tornato a casa, i lupi «scompaiono inaspettatamente dal paese, per la gioia di molti. Cosa sia successo non è dato sapersi». Nessuno sa cosa Boris abbia combinato in quei 11 giorni ma finora nessun lupo si è palesato nuovamente per aggredire gli animali e i terreni dei residenti del piccolo centro. «Forse Boris potrebbe raccontarci qualcosa, ma senza tentare pericolose speculazioni narrative… Tutto questo per far capire che non si deve dare niente per scontato, che gli scenari di coesistenza possono essere molto diversi tra di loro e soprattutto che in un ottica di gestione della specie non si può prescindere dalla conoscenza fine dei branchi e degli animali su cui si va ad intervenire», conclude Berzi.