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L’Fbi perquisisce la casa di John Bolton, l’ex consigliere di Trump oggi tra i suoi più accesi critici. Il tycoon: «Non è intelligente né patriottico»

22 Agosto 2025 - 16:51 Ugo Milano
john bolton
john bolton
L’Fbi ha perquisito casa e ufficio di John Bolton, ex consigliere di Trump, nell’ambito di un’indagine sui documenti riservati legati al suo libro. A inizio anno Trump gli aveva revocato la scorta

L’Fbi ha perquisito l’abitazione nel Maryland e l’ufficio a Washington di John Bolton, 75 anni, ex consigliere per la Sicurezza nazionale durante la prima presidenza di Donald Trump ma che oggi è tra i suoi più accesi critici. L’operazione, avvenuta alle 7 del mattino americane, rientra in un’indagine federale sulla gestione di documenti classificati, secondo quanto riferito dai media americani. La motivazione, anticipata dal New York Post e confermata da fonti citate da Associated Press e New York Times, non ha ancora trovato riscontri ufficiali. Secondo le prime ricostruzioni, il sospetto è che Bolton abbia utilizzato materiale sensibile nel suo libro di memorie The Room Where it Happened (2020), volume che già all’epoca la Casa Bianca aveva cercato, senza successo di bloccare, in quanto ritenuto rivelatore di informazioni segrete. «Non sapevo del raid. Non voglio essere coinvolto. Non sono un suo fan, è un delinquente. Non è intelligente e non è patriottico», ha poi detto Trump.

«Nessun è al di sopra della legge»

Il direttore dell’Fbi Kash Patel, senza mai citare direttamente Bolton, ha scritto su X un messaggio criptico poco dopo l’irruzione: «NESSUNO è al di sopra della legge… agenti dell’Fbi in missione». Secondo quanto si apprende, per il momento Bolton non è accusato di nulla, né tanto meno è stato arrestato. Rimane dunque l’indagine in corso su uno degli uomini che per 17 mesi è stato una delle figure più vicine al presidente, salvo poi chiudere in malo modo i rapporti. Esponente repubblicano di lungo corso, Bolton è stato nominato da Trump nel 2018 consigliere per la Sicurezza nazionale ma i due si sono scontrati sui delicati dossier di Iran, Afghanistan e Corea del Nord. All’inizio del suo secondo mandato, Trump ha revocato la scorta e altre misure di sicurezza che erano state assegnate a Bolton per via delle minacce pervenute dall’Iran.

La risposta di Bolton

Non sono ancora arrivate dichiarazioni ufficiali da parte di Bolton a proposito della perquisizione. Anzi, l’ex fedelissimo di Trump ha spostato l’attenzione su un altro tema di politica estera: l’Ucraina. In un pot su X, poco dopo la diffusione della notizia, Bolton ha scritto: «La Russia non ha cambiato il suo obiettivo: trascinare l’Ucraina in un nuovo Impero Russo. Mosca ha chiesto all’Ucraina di cedere il territorio che già possiede e il resto di Donetsk, che non è riuscita a conquistare. Zelensky non lo farà mai». Non manca poi la stoccata a Trump: «Nel frattempo, gli incontri continueranno perché Trump vuole il Premio Nobel per la Pace, ma non vedo alcun progresso in questi colloqui».

Foto di copertina: EPA/MICHAEL REYNOLDS

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