Ultime notizie Donald TrumpGazaJannik SinnerPensioniViolenza sulle donne
ATTUALITÀAbruzzoChallengeGiovaniInchiesteL'AquilaSuicidiYouTube

Il puppy player, il Bdsm, l’asfissiofilia: Leonardo Di Loreto morto per un gioco erotico?

27 Agosto 2025 - 06:42 Alba Romano
leonardo di loreto puppy player bdsm
leonardo di loreto puppy player bdsm
Il decesso dopo l'inalazione del gas. La procura indaga su pc, cellulari e tablet

Leonardo Di Loreto, 27 anni, è stato trovato morto a Roseto degli Abruzzi nella sua camera da letto domenica 25 agosto. Aveva indossato una maschera da cagnolino. Usata tra i puppy player, ovvero persone che le indossano per comportarsi come cani. La maschera era dotata di un filtro e collegata a una bomboletta di gas refrigerante. L’autopsia disposta dalla pm di Teramo Monia Di Marco dovrà stabilire se il decesso è avvenuto dopo l’inalazione di gas. L’indagine è aperta per istigazione al suicidio. E si parla di una challenge social.

La maschera antigas

Leonardo indossava una maschera di quelle che si usano nelle officine meccaniche o in agricoltura. La procura indagherà anche sul pc, sui cellulari e sui tablet. Faceva parte dell’associazione per i diritti della comunità LGBTQIA+ Rumore, di cui era segretario. Come puppy player, ricorda l’associazione, aveva portato la sua «prospettiva diversa e innovativa all’interno del gruppo». Il Messaggero scrive che nella comunità “puppy” italiana il 27enne era diventato un riferimento. E lui voleva trasferirsi a Berlino e stava studiando tedesco. «Nell’ultimo anno ha portato diversi gruppi italiani agli eventi tedeschi e a giugno ha ricevuto il battesimo “puppy”, una cerimonia che avrebbe voluto portare anche in Italia, come aveva detto lui stesso a maggio scorso», ha detto un amico al quotidiano.

Cosa sono i Puppy Players

Secondo il quotidiano quindi Leonardo sarebbe morto per una pratica autoerotica estrema. Nei gruppi era conosciuto come Faiar. I puppy player sono una sottocultura del Bdsm. Si assumono i comportamenti di un cucciolo come in un role play. «Mi mancherà vederti scodinzolare, sentirti abbaiare», si legge nei commenti degli amici. L’associazione Rumore ne aveva parlato lo scorso novembre: «”Faiar” porta con orgoglio una prospettiva diversa e innovativa all’interno del gruppo. Si identifica come puppy player: una parte importante della sua identità». Fabrizoo Quattrini, psicologo e presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma, spiega che «diventa devianza solo quando la società smette di accogliere la diversità. Il BDSM è una sessualità non convenzionale, ma non patologica. È l’espressione di desideri che si basano sul consenso, sulla libertà e sul piacere condiviso».

Il bdsm

«Esistono vari livelli», aggiunge Quattrini. «Dalla normatività ciò che la società considera “comune” si passa alla trasgressione, cioè il desiderio di andare oltre le regole. Oltre ancora troviamo le parafilie: interessi sessuali atipici che fanno parte dell’identità dell’individuo. Non sono patologiche finché restano egosintoniche, ovvero la persona sta bene con sé stessa e non provoca danni. «I problemi nascono solo quando il desiderio diventa compulsivo o mette a rischio la propria sicurezza e quella dell’altro». Il BDSM, secondo il dottore, non è un territorio senza regole. Anzi, ne ha una fondamentale: l’acronimo “SSC” ovvero “sano, sicuro e consensuale”.

L’asfissiofilia

Tra le pratiche più pericolose c’è proprio l’asfissiofilia, ovvero il piacere derivante dalla privazione di ossigeno. Che se si fa da soli può essere pericoloso: «Nelle pratiche che coinvolgono maschere antigas, ma anche apnee, sacchetti di plastica il margine d’errore è minimo. E in caso di perdita di coscienza, se non c’è nessuno accanto, le conseguenze possono essere mortali».

leggi anche