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Dopo la valanga di denunce chiude Phica, il forum sessista con foto rubate di donne: «Non siamo riusciti a bloccare i comportamenti tossici»

28 Agosto 2025 - 12:36 Cecilia Dardana
reddito di libertà come funziona cos'è
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Lo staff del sito ha comunicato la decisione di «chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato», tramite un comunicato pubblicato direttamente sulla piattaforma

Il sito Phica, forum online nato nel 2005 e frequentato da oltre 800mila iscritti con una media di 600mila visualizzazioni al giorno, ha annunciato la chiusura definitiva. La piattaforma è finita al centro di polemiche e denunce per i contenuti pubblicati: fotografie di attrici, giornaliste, influencer, politiche e soprattutto donne comuni, spesso accompagnate da commenti sessisti, insulti, fantasie violente e persino incitamenti allo stupro. Nella sezione vip si potevano trovare foto della premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna e la segretaria del Pd Elly Schlein. E poi ancora: Chiara FerragniPaola Cortellesi e Mara Venier. Ora, dopo l’ondata di segnalazioni e denunce, lo staff del sito ha comunicato la decisione di «chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato».

Il comunicato dello staff del sito Phica

La pioggia di segnalazioni del gruppo

La decisione di spegnere il forum arriva dopo una nuova ondata di segnalazioni, in particolare da parte di figure pubbliche come Alessandra Moretti, Lia Quartapelle, Alessia Marani e Beatrice Lorenzin, che hanno denunciato pubblicamente la presenza dei propri nomi e delle proprie immagini nelle discussioni. L’ennesima scintilla in un contesto già reso incandescente dal cosiddetto MeToo digitale, nato nelle scorse settimane dopo lo scandalo del gruppo Facebook “Mia moglie”. Sulla homepage, al posto dei thread e delle gallerie fotografiche, campeggia ora un lungo messaggio di addio. «È arrivato il momento di fare chiarezza», scrive lo staff, ricordando che «Phica è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro».

L’annuncio della chiusura del sito Phica

Secondo gli amministratori, la deriva del forum non sarebbe stata voluta ma il risultato di comportamenti scorretti da parte degli utenti. «Come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario. È successo con Facebook, con i gruppi su Telegram, ed è successo anche qui», prosegue il comunicato. E ancora: «Nonostante gli sforzi, non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici che hanno spinto Phica a diventare, agli occhi di molti, un posto dal quale distanziarsi piuttosto che sentirsi orgogliosi di far parte. Per questo, con grande dispiacere, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato».

Le precisazioni su violenze e contenuti pedopornografici

Lo staff ha voluto anche precisare alcuni punti: «Violenza di qualsiasi tipo: sempre vietata, bloccata e denunciata. Minorenni o contenuti pedopornografici: mai tollerati, sempre bloccati e denunciati. Offese verso le donne, linguaggi da branco e atteggiamenti denigratori: vietati, bloccati e denunciati». E per difendere la propria storia, ha rivendicato la collaborazione «in oltre 20 anni con le forze dell’ordine italiane e internazionali», fino ad arrivare a casi giudiziari come quello seguito dal magistrato Raffaele Cantone. Il tono della lettera oscilla tra l’autocritica e l’autoassoluzione: da una parte il riconoscimento del fallimento nel contrastare i “comportamenti tossici”, dall’altra la volontà di sottolineare regole e divieti che, nei fatti, non hanno impedito al sito di diventare negli ultimi anni uno degli spazi online più violenti d’Italia.

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