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L’azienda in Puglia che mette in busta paga i soldi per i libri scolastici dei figli dei dipendenti (e Valditara le scrive)

01 Settembre 2025 - 17:45 Ygnazia Cigna
scuola azienda busta paga libri scolastici
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Il progetto in memoria del giovane migrante che morì nel Mediterraneo con una pagella cucita nel vestito

A Canosa di Puglia i libri di scuola li paga l’azienda. È l’iniziativa lanciata da Farmalabor, società nel settore farmaceutico con sede nella provincia di Barletta-Andria-Trani, che per l’anno scolastico 2025-2026 ha deciso di sostenere i propri dipendenti con un contributo economico destinato a coprire le spese dei testi scolastici per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il beneficio sarà corrisposto direttamente in busta paga, garantendo un supporto immediato alle famiglie. Il tema del caro libri è tornato al centro dell’attenzione in queste settimane tanto che ha spinto il governo a valutare un piano di sostegno economico mirato alle famiglie meno abbienti per l’acquisto dei manuali scolastici.

Il progetto in memoria del giovane migrante

Il progetto porta con sé un valore simbolico: il contributo è, infatti, dedicato alla memoria di un giovane migrante del Mali, morto durante una traversata nel Mediterraneo. Nelle sue tasche venne ritrovata una pagella cucita con cura, testimonianza del sogno mai realizzato di proseguire gli studi. «Quel simbolo universale di speranza e dignità è diventato la fonte d’ispirazione per la nostra iniziativa che lega solidarietà, memoria e futuro», ha spiegato l’amministratore.

La lettera del ministro Valditara

La decisione dell’azienda ha attirato l’attenzione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha inviato una lettera all’imprenditore Sergio Fontana, amministratore di Farmalabor. «È un esempio prezioso di politiche aziendali lungimiranti e solidali, capaci di rafforzare il legame tra scuola e società, tra formazione e tessuto produttivo, tra cultura del lavoro e solidarietà», ha scritto il ministro. «Una tragedia che non abbiamo dimenticato, testimonianza del valore universale dell’educazione, monito per il presente e per il futuro, affinché si affermi una cultura di pace, cooperazione e sviluppo tra i popoli». Dal canto suo, l’amministratore dell’azienda ha replicato: «L’apprezzamento del Ministro ci incoraggia a continuare il nostro percorso di responsabilità sociale».

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