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Scuola, il piano del governo contro il caro libri. Cosa prevede l’ipotesi detrazione dalle tasse

01 Settembre 2025 - 15:47 Ygnazia Cigna
scuola libri scolastici valditara
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Cosa potrebbe arrivare nella prossima Manovra per aiutare le famiglie e gli studenti meno abbienti

Il ministero dell’Istruzione e del Merito prepara un intervento per alleggerire il peso dei libri scolastici sulle famiglie. A pochi giorni dal rientro sui banchi di scuola, il dicastero di Viale Trastevere sta studiando un piano specifico di finanziamento per acquistare i manuali di scuola, pensato per le famiglie meno abbienti. Piano che dovrà passare dalla prossima legge di bilancio. Nella prossima Manovra potrebbe arrivare anche una detrazione del 19% sull’acquisto dei libri scolastici, come già accennato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’audizione di fine luglio. L’ipotesi sul tavolo è quella di introdurre una detrazione fiscale specifica per le spese scolastiche, con un’aliquota in linea con quella già prevista, pari al 19%, per altri costi legati all’istruzione, dall’asilo nido fino alle scuole superiori.

Cosa prevede l’ipotesi della detrazione sui libri scolastici

In pratica, si tratterebbe di estendere l’elenco delle spese detraibili, che oggi comprende tasse di iscrizione e frequenza, gite scolastiche, trasporto con lo scuolabus, mensa e contributi per attività aggiuntive come corsi di lingue, teatro o musica organizzati dalle scuole. Attualmente, infatti, sono esclusi dall’agevolazione fiscale i libri di testo, gli zaini, l’occorrente di cancelleria e altri materiali scolastici. Il valore della nuova detrazione dipenderebbe dalle risorse disponibili e potrebbe essere modulato anche in base all’Isee delle famiglie. Lo sconto fiscale avrebbe, inoltre, un tetto massimo di spesa detraibile, ipotizzato intorno ai 1.000 euro per figlio. In questo scenario, il beneficio effettivo arriverebbe a 190 euro per studente.

Editori fiduciosi

«La detrazione per i libri scolastici è un intervento non più rinviabile ed è un bene che le istituzioni siano al lavoro per inserire la misura nella legge di Bilancio. La detrazione, per altro, è già prevista per le spese per la salute, lo sport, l’istruzione universitaria e gli animali da compagnia», commenta Giorgio Riva, presidente del Gruppo educativo dell’Associazione Italiana Editori (Aie). «Anche per questo, oltre che per la necessità di ridurre il peso sulle famiglie in un ambito così cruciale come quello del diritto allo studio, andrebbe estesa all’acquisto dei libri di testo», conclude.

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