«Modifiche di Meta insufficienti», il monito dell’Ue a Zuckerberg: «Rischia altre sanzioni». Sotto accusa la scelta sugli annunci personalizzati


O paghi, o accetti di vedere pubblicità basate sui i tuoi dati personali. È il cosiddetto “Pay or ok”, un modello usato online da diverse piattaforme tra cui Meta di Mark Zuckerberg. Il sistema era finito sotto esame della Commissione europea, che lo scorso aprile aveva multato la società di Facebook e Instagram per 200 milioni di euro. Oggi, 2 settembre, arriva un nuovo monito da Bruxelles: «Meta ha proposto solo un numero limitato di modifiche alle sue opzioni pubblicitarie disponibili nell’Ue. Questo non è sufficiente». Se l’azienda non si adeguerà alle prescrizioni, che prevedono «la possibilità per gli utenti di scegliere liberamente di acconsentire alla condivisione dei dati personali», potrebbe incorrere in nuove sanzioni.
Il modello sotto accusa
Il sistema che prevede un pagamento per evitare gli annunci personalizzati è stato già modificato da Meta nel corso del 2025, introducendo una versione rivista e attenuata. Un aggiornamento che secondo l’azienda avrebbe ridotto la quantità di dati personali interessati. Non è bastato a evitare la sanzione, per cui ha fatto fede il periodo precedente, tra novembre 2023 e novembre 2024. Altri sviluppi potrebbero arrivare a breve, dopo il giudizio insufficiente dell’esecutivo europeo: «Le discussioni con Meta sono ancora in corso», spiega un portavoce della Commissione Ue, «come stabilito nella decisione di non conformità, le sanzioni periodiche sono ancora sul tavolo».
Cos’è il Dma, il regolamento violato da Meta
L’Ue contesta al colosso digitale di non rispettare il Digital markets act, un insieme di norme volte a scongiurare l’abuso di posizione dominante da parte delle big tech. Tra le altre cose prevede sanzioni fino al 10% di tutto il fatturato. Insieme al Digital services act è stato al centro degli scambi polemici tra il presidente americano Donald Trump – che si è scagliato contro «tasse e legislazione sui mercati digitali» – e l’Ue che rivendica la giurisdizione in materia.
Foto copertina: EPA / JOHN G. MABANGLO | Logo di Meta Inc. a Menlo Park, California