Putin e gli «incontri inutili» con Zelensky: «Può venire a Mosca quando vuole». Sulla pace «vedo spiragli, sennò riprendiamo le armi»


Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky le porte del Cremlino sono spalancate. È la posizione pubblica che, per l’ennesima volta, il leader russo Vladimir Putin ha ribattuto: «Se è pronto, può venire a Mosca. Ne ho già parlato e non ho mai escluso la possibilità di un incontro del genere». Per il presidente russo rimane però solo una domanda da porsi: «Questi incontri hanno davvero senso?».
Le mezze aperture di Putin: «C’è una luce in fondo al tunnel»
Il nodo della questione rimane sempre lo stesso, le richieste di Mosca per porre fine alla guerra. È ciò che da settimane tiene impantanate le trattative nonostante i tentativi americani di fare passi in avanti: «Se prevarrà il buonsenso sarà possibile concordare un’opzione accettabile per porre fine alla guerra», è l’ennesima apertura dello zar, durante la conferenza stampa a Pechino a margine della parata militare. «Mi sembra che ci sia una certa luce in fondo al tunnel. Vediamo come si evolve la situazione». Ma, nonostante il Cremlino dica di apprezzare l’impegno di Washington, la prospettiva di un accordo di pace è appeso a un filo: «In caso contrario, dovremo risolvere con i mezzi armati tutti i compiti che ci vengono assegnati».
La frecciata a Trump: «Ha senso dell’umorismo, non parliamo alle sue spalle»
Non sono mancate domande su Donald Trump, in particolare sulle parole usate dal presidente americano nel suo intervento di ieri. Secondo il leader della Casa Bianca, infatti, la Russia starebbe «cospirando» contro gli Usa insieme a Cina e Corea del Nord. «Il presidente non è privo di umorismo, lo sanno tutti», ha scrollato le spalle Vladimir Putin. «Per quanto strano possa sembrare, durante questi quattro giorni, durante i negoziati più vari, sia in contesti informali che formali, nessuno ha mai espresso giudizi negativi nei confronti dell’attuale amministrazione americana». Ha poi ribadito il sostegno di Pechino e Pyongyang al bilaterale con Trump tenutosi in Alaska: «Tutti sperano che la posizione di Trump, della Russia e degli altri partecipanti ai negoziati porteranno alla fine del conflitto».