La Ketamine Queen che vendette la dose fatale a Matthew Perry si è dichiarata colpevole. Cosa rischia


La “Ketamine Queen” che vendette la dose fatale a Matthew Perry si è dichiarata colpevole, si chiude così il cerchio composto da cinque persone che saranno accusate di aver contribuito all’overdose che uccise la star di Friends. Il suo vero nome è Jasveen Sangha, ha 42 anni e possiede il doppio passaporto statunitense e britannico. Ora la donna rischia fino a 60 anni di carcere, la sentenza verrà pronunciata il prossimo 10 dicembre. Secondo l’accusa era lei che, tramite l’intermediario Erik Fleming, ha venduto la ketamina a Kenneth Iwamasa, assistente personale di Perry, che poi gli fece tre iniezioni, risultate fatali al 54enne. Una volta saputo della morte dell’attore tentò di evitare di finire nel mirino delle indagini, chiedendo a Fleming di cancellare tutti i messaggi. Ma il suo ruolo di spacciatrice si è rivelato noto in certi ambienti di Hollywood, non a caso la polizia quando perquisì la sua casa trovò metanfetamina, ecstasy, cocaina, pillole contraffatte di Xanax e tutti gli strumenti per la rivendita.

«Chissà quanto pagherà questo idiota»
La “Ketamine Queen”, così è conosciuta nel suo giro di affari, se il tribunale confermerà le intuizioni degli inquirenti, a quanto pare rappresentava uno degli apici di una sistematica truffa ai danni dell’attore di Williamstown. Nei mesi scorsi altri tre arrestati in relazione alla scomparsa dell’attore si sono dichiarati colpevoli: Kenneth Iwamasa, che ha ammesso di avergli iniettato la dose fatale; Mark Chavez, medico che si occupava delle prescrizioni farlocche per ottenere la droga che uccise l’attore, e poi lo spacciatore Eric Fleming, che si occupava di fare arrivare la sostanza fino alla casa dove Perry poi il 28 ottobre 2023 è stato trovato morto. Poi è stata la volta di Plasencia, medico dalla dubbia reputazione che però entrò nel giro forte del potere di prescrivere la sostanza quando i medici della clinica si sono rifiutati di aumentare il dosaggio approvato per la cura della depressione dalla quale era affetto Perry. Ed è stato proprio Plasencia a far emergere non solo il giro di spaccio ma la truffa ai danni dell’attore. «Chissà quanto pagherà questo idiota» si legge infatti nella chat con Chavez. Troppo evidentemente, perché le fiale di ketamina che l’attore acquistava per mano dell’assistente a 2000 dollari, non ne valevano più di 12. Perry è arrivato a versare nelle casse di questa fatale associazione a delinquere fino a 55mila dollari in contanti.
La morte di Chandler
La causa ufficiale della morte di Matthew Perry è annegamento. Come ormai noto il Chandler di Friends è stato trovato nella sua jacuzzi privo di vita. La procura californiana alla chiusura delle indagini è arrivata alla conclusione che quell’annegamento è stato causato da una perdita di sensi indotta da alcune sostanze stupefacenti che aveva in corpo. Perry non aveva mai nascosto i suoi problemi di dipendenza dalle droghe, anzi, nel 2022 aveva raccontato tutto nell’autobiografia Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing: A Memoir. Il rapporto con la ketamina nasce combattendo la depressione, la cura che seguiva prevedeva piccole iniezioni di modiche quantità della sostanza.