Niente più promossi alla Maturità dopo la scena muta all’orale, l’ultima riforma di Valditara: le novità sulle materie da portare e quando si decidono


«Chi fa scena muta all’orale, chi non svolge regolarmente la prova orale sarà bocciato». Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, lo aveva anticipato già negli scorsi mesi, ma ora la sua proposta è diventata legge. Tra i provvedimenti approvati oggi, giovedì 4 settembre, dal Consiglio dei ministri c’è infatti anche un decreto legge che riforma l’esame di maturità.
La stretta del governo contro le scene mute all’orale
La stretta di Valditara è una risposta a una serie di proteste simboliche che hanno coinvolto alcuni studenti all’ultimo anno delle superiori in occasione degli esami di maturità. Il primo caso pubblico fu quello di Gianmaria Favaretto, di Padova, che si rifiutò di fare l’esame orale di maturità, forte dei 62 punti accumulati con le prove scritte, per protestare contro il sistema di assegnazione dei voti. Alla prova orale, ha spiegato Valditara, «il tema della valutazione a 360° della persona avrà un suo ruolo fondamentale». Nella valutazione finale rientreranno non solo «le competenze acquisite», ma anche le «azioni particolarmente meritevoli che abbiano evidenziato senso di responsabilità e impegno da parte dello studente».
Come sarà l’orale della maturità
Ma il decreto legge approvato oggi al Cdm modifica anche altre aspetti dell’esame orale della maturità. «Scompare la discussione sul documento che aveva sollevato molte perplessità, molta ansia anche negli studenti, quindi un orale che diventa più serio e più sereno. Quattro materie decise a gennaio su cui si concentrerà l’esame orale», ha sintetizzato il ministro Valditara. Diminuisce da sette a cinque membri la composizione della commissione. E i soldi risparmiati, precisa sempre il ministro, saranno utilizzati «per la formazione dei futuri commissari» e per pagarli di più.
Cambiano anche le regole per le gite
Novità anche per le gite scolastiche. In particolare, sui mezzi di trasporto utilizzati, che dovranno rispondere a stringenti requisiti di sicurezza. Bus, pullman o altri mezzi di trasporto, per esempio, dovranno sempre essere dotati di frenata assistita. «Con questo requisito – spiega Valditara – non sarebbero avvenuti incidenti durante alcune gite scolastiche che ci hanno scioccato».
Foto copertina: ANSA/Maurizio Brambatti | Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione