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Festival di Open, tutto pronto: la conferenza stampa di presentazione della terza edizione. Il sindaco Guerra: «Parma sente Open parte della sua cultura» – Il video

08 Settembre 2025 - 16:41 Alba Romano
presentazione festival di open
presentazione festival di open
Dal 19 al 21 settembre Parma ospita il Festival di Open – Le sfide del futuro: tre giorni di dibattiti, musica e ospiti internazionali in piazza Garibaldi, tra geopolitica, attualità, cultura e la voglia di costruire soluzioni oltre gli slogan

Dal 19 al 21 settembre Parma tornerà a essere il cuore del dibattito italiano e internazionale con la nuova edizione del Festival di Open – Le sfide del futuro. La manifestazione, ospitata come sempre in piazza Garibaldi, è stata presentata questa mattina nella sala di rappresentanza del municipio alla presenza delle istituzioni cittadine e della direzione di Open. Il rapporto consolidato tra la città è il giornale non è frutto solo della comunità di intenti sull’importanza dei temi giovanili, ma anche sulla necessità di espandere il dialogo: «Parma sente Open parte della sua cultura, non soltanto parte della sua città», ha detto il sindaco Michele Guerra, sottolineando che sin dalla prima edizione nel 2023: «Si è trovato un terreno di scambio sulla idea giovane che sta dietro a Open e sull’apertura al dialogo. Il che si traduce nell’ apertura ai nomi che puoi invitare, ai pensieri che puoi portare e anche il coraggio di vedere incontrarsi opinioni diverse sulla pubblica piazza».

Tra geopolitica, attualità e cultura

Alla presenza di giornalisti e cittadini, ad aprire la conferenza stampa è stato l’assessore alla Cultura, Turismo e Marketing territoriale Lorenzo Lavagetto, che ha sottolineato come la tre giorni contribuisca a rafforzare l’immagine di Parma: «Grazie a Open possiamo mostrare la vitalità culturale della città e rafforzarne il ruolo nel panorama nazionale e internazionale, offrendo ai cittadini un’occasione di confronto e di crescita collettiva». Ad innescare il dibattito saranno nomi che, come afferma l’amministratrice delegata di Open, Alice Mentana, offriranno numerosi spunti: «Come sempre il festival vuole raccontare quello che è Open e quindi da un lato l’attualità, e quest’anno lo faremo con dei grandissimi nomi sia nazionali sia internazionali. E dall’altro rappresentare quello che è lo spirito del nostro giornale, quindi di un giornale giovane che ha a cuore diversi temi». Tra le novità di questa terza edizione, uno spazio dedicato al crime, tema che appassiona sempre più lettori e ascoltatori: «Presenteremo in anteprima la serie Netflix “Il Mostro” sulle vicende del mostro di Firenze con gli attori e i producer» ha annunciato Mentana.

Il Festival di Open, oltre gli slogan

A partire dal pomeriggio di venerdì 19, la scaletta sarà una fitta successione di panel di grande peso: a partire dalle riflessioni del cardinale Pierbattista Pizzaballa, passando per eventi pop con Emma Nolde, Mara Sattei e Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, fino ad arrivare al dialogo congiunto tra l’ex premier israeliano Ehud Olmert e l’ex ministro degli Esteri dell’Anp Nasser Al Kidwa. Il direttore Franco Bechis ha ricordato che il tratto distintivo del Festival di Open è quello di non limitarsi alla cronaca, come nel caso del dibattito sul Medio Oriente: «Non ci accontentiamo degli slogan. La cosa più efficace che possa esistere in questo momento è dare sostegno a coloro che provano a costruire soluzioni concrete e a chi realisticamente può cambiare le cose dentro Israele e aiutare Gaza. Sentiremo anche medici, infermieri e volontari che hanno lavorato a Gaza e potranno raccontarci com’è la situazione». Ma il discorso si estende anche ai panel con i ministri su economia, lavoro e relazioni internazionali: «Avremo con noi il ministro dell’Economia Giorgetti, che come l’anno scorso è in clima di manovra economica, la ministra del Lavoro Marina Calderone e quello degli Esteri Tajani».

Guerra: «Parma è una città coraggiosa, felici che qui si possano ascoltare proposte»

A chiudere la conferenza stampa di presentazione il sindaco di Parma, Michele Guerra, che ha sottolineato l’importanza di costruire un’opinione pubblica, anche locale, che sia informata e attenta a ciò che accade nel mondo: «Negli scorsi anni, i temi lanciati dal Festival di Open hanno continuato ad animare il dibattito cittadino per diversi giorni. E questo è abbastanza raro che accada ed è ciò che manca in questo momento alle nostre città, la possibilità di strutturare un’opinione pubblica che possa raccogliere sulla piazza quelli che sono i temi importanti di cui discutere e portarli dentro la nostra quotidianità». In conclusione, sulle polemiche che nei giorni scorsi hanno insistito su alcuni degli ospiti, Guerra ricorda che: «Parma è una città coraggiosa e siamo contenti che nei prossimi giorni potrà diventare il luogo dove si elaborano pensieri e si possono ascoltare delle proposte».

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