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Lo studioso della longevità: «Con la dieta mima-digiuno l’età biologica si abbassa di due anni»

12 Settembre 2025 - 07:12 Alba Romano
valter longo longevità dieta mima digiuno
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Valter Longo mette in guardia da pillole e punture. E dice che bastano tre cicli di dieta mima-digiuno anche per perdere peso

Valter Longo è un biochimico che studia l’invecchiamento e la dieta mima-digiuno. È direttore del Longevity Institute della University of Southern California. Ma i genitori sono di Molochio, in provincia di Reggio Calabria. Un paesino finito nelle cronache per i tanti centenari. «Mio padre era poliziotto, mia madre sarta. Papà è arrivato a 95 anni, la mamma è ancora viva: di anni ne ha 90», dice lui in un’intervista al Corriere della Sera. Nella quale mette in guardia dalle pillole e dalle punture dimagranti. E sostiene che con tre cicli di dieta mima-digiuno l’età biologica si abbassa di due anni.

Longevità e ringiovanimento

«Ho contribuito alla longevità della mia famiglia: quando mi sono trasferito da una zia a Chicago per studiare musica ho scoperto di avere cugini obesi, con il diabete avanzato per colpa di una dieta piena di zuccheri e carne. Io iniziai ad avere il colesterolo alto. Era il 1992 e mi misi a lavorare con Roy Walford, massimo esperto mondiale di longevità», spiega Longo. Poi si è laureato in biochimica all’università del North Texas. Nel 1992 ha iniziato un dottorato in biochimica a Ucla e un post-doc in neurologia dell’invecchiamento.

La dieta mima-digiuno

Longo spiega la dieta mima-digiuno: «Il piatto principale, a pranzo e cena, è una zuppa a scelta tra (ad esempio) funghi, pomodoro o minestrone quinoa. Come spuntini cracker al kale, barrette di cioccolata, olive salate o all’aglio. Infine, dei drink all’arancia. Dura 5 giorni e può essere ripetuta ogni 3-6 mesi». Tra gli effetti collaterali ci sono «,al di testa, fatica intorno al quarto giorno. L’obiettivo primario non è perdere peso ma ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e oncologiche». E parla di uno studio con La Sapienza «su pazienti con malattie renali croniche e dopo la mima-digiuno c’è stata una riduzione di proteinuria. Abbiamo osservato un restart generale: fegato, muscoli, pancreas e sistema nervoso. Dopo tre cicli le persone avevano un’età biologica di due anni e mezzo inferiore all’età reale».

I farmaci inettabili

I farmaci iniettabili, invece, «dovrebbero essere usati quando tutto il resto ha fallito, perché hanno una serie di effetti collaterali dimostrati. Nel mio nuovo libro Il peso della longevità, azzardo un paragone con gli orsi grizzly: durante il riposo invernale entrano in uno stato di semi-ibernazione durante il quale perdono dal 20 al 40% del loro peso corporeo. Immaginate che un ranger catturi un grizzly prima dell’inverno e gli somministri un’iniezione settimanale di un agonista del recettore GLP-1. È quello che molti medici fanno con i pazienti: suggerire una terapia farmacologica prima di proporre un nuovo stile di vita».

La perdita dei muscoli

I farmaci iniettabili «causano una forte perdita di massa muscolare, circa il 40%. Quando sospenderemo la cura, tenderemo a riprendere peso in forma doppia, perché nel frattempo avremo perso massa magra». E si rischia anche «un aumento di ischemia ottica, che può portare alla cecità. Poi problemi gastrointestinali, pancreatiti e casi di depressione: tra il 2015 e il 2023, un gruppo di ricercatori ha studiato la presenza di disturbi psichiatrici in circa 162.000 pazienti trattati con farmaci GLP-1. Ci vogliono anni per testare un farmaco, le case farmaceutiche sono focalizzate su guadagni a breve termine». Un farmaco che è efficace contro il diabete cura anche l’obesità perché «il rilascio di insulina riduce l’appetito».

La dieta della longevità

Ma, spiega Longo, «gli stessi effetti sono raggiungibili con la dieta della longevità: l’univesità di Tor Vergata ha visto che con tre cicli di mima-digiuno in sei mesi si perde la stessa quantità di peso». Lui, dice, fa quel che predica: «La mia colazione è una frisella integrale che arriva negli Stati Uniti da Altamura, sulla quale spalmo una crema di cioccolato di nostra produzione fatta di mandorle e cacao. Il pranzo lo salto, poi faccio merenda con tè e biscotti. La sera quasi sempre pesce più 70 grammi di pasta con legumi».

Lo sport e l’alcol

Lo sport, dice, è essenziale: «Un’ora di bici e di cammino al giorno. E non prendo ascensori». Alcolici: «Tre bicchieri di vino alla settimana, a meno che non ci sia familiarità con il cancro al seno. Inutile togliere ciò che rende felici». Due caffè al giorno fanno bene. Mentre la più grande bufala è che «le proteine fanno dimagrire: studi di Harvard affermano che chi mangia proteine animali aumenta di peso e rischia il diabete». Di acqua, spiega, ne basta un litro e mezzo al giorno. La fine del mondo arriverà con «una pillola per tutto: per non fare le scale, per non correre, per non mangiare. Sarebbe la fine della nostra specie».

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