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Roma, esplosione davanti al centro sociale La Strada. Striscione contro Di Battista. «Se dovesse succedermi qualcosa conoscete i responsabili»

12 Settembre 2025 - 12:32 Valentina Romagnoli
alessandro di battista
alessandro di battista
Il centro convoca un'assemblea pubblica alle 17 di venerdì 12 settembre. La comunità denuncia un’escalation di violenze legate al conflitto in Medio Oriente

«Ho appena parlato con il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni, persona seria, che mi ha detto che si sarebbe mosso immediatamente per compiere tutte le azioni necessarie per garantire la mia sicurezza e quella dei miei figli. Come ho sempre detto la questione palestinese, il sostegno ad un popolo che sta subendo un genocidio da parte di Israele, è più importante della mia stessa vita e non smetterò mai di denunciare l’orrore che si sta consumando a poche centinaia di km dalle nostre coste». Queste le parole dell’ex deputato 5 stelle Alessandro Di Battista dopo aver saputo della notizia dell’esplosione davanti all’ingresso del centro sociale autogestito La Strada, in via degli Armatori, nel quartiere Garbatella.
«Se mi dovesse succedere qualcosa – ha spiegato l’esponente romano – conoscete già i responsabili e coloro che li hanno istigati».

garbatella la strada
garbatella la strada

L’esplosione e lo striscione «Di Battista puttana di Hamas»

Stanotte, alle 4:08, un ordigno è esploso davanti all’ingresso del centro sociale autogestito La Strada, in via degli Armatori, nel quartiere Garbatella. L’esplosione, accompagnata da uno striscione con la scritta «Di Battista puttana di Hamas», ha scosso la comunità locale, senza però riuscire a danneggiare l’interno del locale, come spiegano le attiviste e gli attivisti del centro. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza contro lo spazio autogestito, che dall’ottobre 2023 è bersaglio di minacce, imbrattamenti e danneggiamenti. Solo il 15 maggio scorso un altro ordigno era stato fatto esplodere davanti al centro, episodi tutti denunciati alle autorità competenti.

La matrice filo-israeliana dell’attacco

Secondo quanto dichiarato dal Csoa La Strada, la matrice degli attacchi sarebbe riconducibile ad ambienti filo-israeliani che intendono colpire chi sostiene la causa palestinese e si oppone alle politiche del governo Netanyahu. «La nostra lotta è chiara: contro la guerra e le oppressioni, mai contro il popolo ebraico. Le bombe notturne appartengono da sempre alla vigliaccheria degli squadristi», affermano gli attivisti, denunciando l’escalation di violenza che sta investendo Roma.

Il clima di tensione e la manifestazione al Circo Massimo

L’episodio segue un clima già teso in città, caratterizzato da proteste e contestazioni contro media e personalità pubbliche, come la recente protesta al Circo Massimo durante un evento del Fatto Quotidiano. Gli esponenti del centro sociale denunciano la costruzione di un clima di odio basato su menzogne, semplificazioni e attribuzioni confuse, che mira a criminalizzare voci e movimenti che chiedono la fine del conflitto a Gaza.

L’assemblea pubblica La Strada

Per rispondere alla situazione, il Csoa La Strada ha convocato per oggi alle 17 un’assemblea pubblica aperta a tutti, con l’obiettivo di sensibilizzare la città e denunciare quanto sta accadendo. «È ora di dire basta – affermano gli attivisti – Non permetteremo che la guerra e l’odio vengano importati nelle nostre strade. Le autorità, la politica, i media e le comunità religiose hanno la responsabilità di fermare questa escalation prima che sia troppo tardi». Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso per identificare i responsabili dell’attentato e garantire la protezione della comunità del quartiere Garbatella.

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