Il rettore dell’università di Pisa: «Non denunceremo gli studenti del blitz contro Casella»


Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa, dice che non denuncerà gli studenti del blitz contro il professore Rino Casella. E aggiunge che Israele sta mettendo in atto una pulizia etnica a Gaza. L’ateneo ha interrotto due accordi quadro per il paese «per dare un segnale politico». In un’intervista a La Stampa il docente di Biochimica premette: «Io parlo a mio nome, non pretendo di farlo per gli altri rettori italiani. Tocca ai vertici della Crui rilasciare dichiarazioni in rappresentanza delle università. La mia è una posizione personale, condivisa dal Senato accademico e dagli organi dell’ateneo di Pisa».
L’università di Pisa e il professor Casella
Sul blitz contro il professore di diritto comparato Casella il rettore dice: «L’Università di Pisa ha preso una posizione molto netta sulla tragedia di Gaza e a favore della pace in generale. Siamo l’unico ateneo italiano ad aver messo nello statuto il divieto di intraprendere ricerche volte allo sviluppo e al perfezionamento di armi. Più specificatamente abbiamo approvato una mozione netta di sostegno al popolo palestinese, il Senato accademico ha definito chiaramente che a Gaza si sta mettendo in atto una pulizia etnica. Non abbiamo aderito a un boicottaggio indiscriminato contro Israele, ma abbiamo interrotto due accordi quadro per dare un segnale politico».
I due accordi interrotti
Zucchi spiega che «il 24 luglio abbiamo rotto i rapporti con la Reichman University di Herzliya e la Hebrew University di Gerusalemme perché hanno collegamenti diretti con l’apparato militare israeliano e avevano espresso sostegno esplicito all’invasione di Gaza. La Hebrew ha aperto un campus nei Territori, in violazione della risoluzione dell’Onu. Ci sono le delibere del Senato accademico che testimoniano queste interruzioni. Ci sono accordi specifici, sulla chemioterapia contro i tumori e sugli effetti dell’inquinamento luminoso e acustico nei sistemi marini, che abbiamo deciso di mantenere».
La denunciato
L’università di Pisa non ha denunciato gli autori del blitz: «Solo il professor Casella ha denunciato. Nei dibattiti sulla tragedia di Gaza che abbiamo tenuto in ateneo, non ho condiviso quasi per niente le sue posizioni. Le ritengo troppo vicine alla narrazione del governo d’Israele». Nei dibattiti organizzati «il professore ha espresso le sue posizioni da simpatizzante di Israele. Ma tutto questo non giustifica ciò che è accaduto, la lezione interrotta, i pugni, le aggressioni». Gli studenti del blitz sono stati identificati? «Deve chiederlo all’autorità giudiziaria. Vorrei ricordare che gli studenti di Pisa sono 50mila, i protagonisti del blitz sono solo 20».