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La Russia accusa l’UE e la NATO di voler occupare militarmente la Moldavia

23 Settembre 2025 - 23:15 David Puente
Le accuse provengono dal sito dell’agenzia di intelligence russa SVR

Il Servizio informazioni estero della Federazione Russa (SVR) ha diffuso un comunicato (archiviato qui) con il quale accusa l’Unione europea e la NATO di pianificare l’occupazione della Moldavia, introducendo le proprie truppe allo scopo di reprimere eventuali proteste dopo le elezioni parlamentari del 28 settembre. L’obiettivo di Bruxelles, secondo l’agenzia di intelligence russa, sarebbe quello di mantenere la Moldovia all’interno della sua “politica russofoba” a qualunque costo, indicando la presenza di unità NATO in Romania, vicino ai confini moldavi, e la presunta presenza di militari francesi e britannici a Odessa, in Ucraina, al fine di intimorire la cosiddetta “Transnistria“.

Il comunicato descrive anche un fantomatico scenario, con manifestazioni di piazza nate da presunte falsificazioni elettorali orchestrate da Bruxelles e Chișinău. Secondo l’ipotesi russa, l’intervento delle truppe europee verrebbe presentato come risposta a una richiesta della presidente Maia Sandu, dipinta come pronta a piegare i cittadini moldavi alla volontà dell’Unione europea. Inoltre, viene evocata la possibilità di provocazioni armate contro la “Transnistria” e contro i soldati russi presenti nel territorio.

Sempre secondo l’agenzia di intelligence russa, anche qualora le elezioni moldave risultassero a favore dell’Ue, le truppe NATO non verrebbero ritirate in attesa del voto del “parlamento” della regione separatista previsto per il 30 novembre.

Diversi media russi hanno amplificato il messaggio dell’agenzia, rafforzando la narrazione di un’Unione europea paragonata a un “regime totalitario liberale” mosso dal desiderio di recuperare prestigio e di compensare la mancata capacità di affrontare direttamente Russia in Ucraina. RBC ha sostenuto che la NATO starebbe preparando la Moldavia a un conflitto con Mosca, mentre Vedomosti indica il Paese come un “avamposto” dell’Alleanza Atlantica. Da parte moldava, le accuse sono state liquidate come falsificazioni e “isteria“.

Lo schema narrativo non è nuovo. In vista dell’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022, il Cremlino aveva accusato Kiev e i suoi alleati occidentali di voler compiere un genocidio contro i russofoni del Donbass, accusando inoltre la NATO di voler trasformare l’intera Ucraina in una base offensiva contro Mosca. Seguendo la stessa narrazione, il 15 settembre, lo stesso SVR aveva accusato Bruxelles di voler orchestrare un “Maidan serbo“, finanziando ONG e media indipendenti con l’obiettivo di manipolare i giovani, radicalizzare le proteste e portare al potere in Serbia un governo fedele a Bruxelles.

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