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Dai maestri del Rinascimento agli artisti di oggi: viaggio tra le botteghe nei vicoli di Arezzo – Il video

24 Settembre 2025 - 13:58 in collaborazione con  Fondazione Arezzo Intour - Discover Arezzo | La Città delle Arti
Non solo i capolavori senza tempo di Piero della Francesca e Giorgio Vasari, tra le vie di Arezzo si possono ammirare anche gli spazi dove l'arte prende vita oggi. I racconti di Sonia Fiacchini, Matilde Puleo e Franco Fedeli svelano una città in cui il presente dialoga con il passato

Arezzo è conosciuta in tutto il mondo per gli affreschi di Piero della Francesca e l’eredità di Giorgio Vasari. Ma la sua identità artistica non si esaurisce nei capolavori del Rinascimento. La città è viva, e lo dimostrano le voci e le mani di chi ogni giorno continua a creare nelle botteghe tra i vicoli della città. Ad Arezzo ci si può perdere tra i capolavori senza tempo, ma si possono anche ammirare gli spazi dove l’arte prende vita oggi. I racconti di Sonia Fiacchini, Matilde Puleo e Franco Fedeli svelano una città che non si limita a custodire il passato: lo rinnova, lo stratifica, lo mette in relazione con il presente. È questo dialogo tra epoche che rende Arezzo unica: un luogo in cui la bellezza non appartiene solo alla storia, ma continua a nascere e trasformarsi ogni giorno.

Sonia Fiacchini: «È sempre difficile dire che un’opera è finita»

«Sono Sonia Fiacchini, dipingo», racconta un’artista che ha scelto di aprire il suo studio nel cuore della città. «All’inizio lavoravo di notte, adesso ho uno spazio tutto mio. Mi diverto a riprodurre materiali come il vetro, le lamiere contorte, la ruggine. È sempre difficile dire che un’opera è finita: trovi sempre qualcosa da modificare, da dare». Le sue parole mostrano un’arte in continua evoluzione, fatta di sperimentazione e libertà. Un approccio che restituisce al visitatore un’idea di Arezzo non come museo a cielo aperto, ma come laboratorio vivo.

Lo stesso spirito anima Rosy Boa Art Gallery, uno centro d’arte aperto nel 2022 e già punto di riferimento per gli artisti contemporanei. «Noi non siamo una galleria tradizionale, non facciamo mercato», spiega la fondatrice e direttrice Matilde Puleo. «La selezione degli artisti è quasi esclusivamente affettiva: li conosciamo, progettiamo insieme e chiediamo loro di relazionarsi con lo spazio. Può essere in continuità o in contrapposizione, ma sempre in dialogo con questo luogo». La particolarità di Rosy Boa, infatti, è quella di non esporre solo opere ma di costruire relazioni. È un invito per chi arriva in città a vivere l’arte non come semplice osservazione, ma come esperienza immersiva.

Franco Fedeli: «Abbraccio tutta l’arte, ma la rivisito»

«Sono Franco Fedeli, artista eclettico», racconta sull’uscio della sua bottega sotto le Logge Vasari. Un atelier che è opera d’arte essa stessa: la sua “Camera delle Meraviglie” è una vera wunderkammer artistica. «Nel mio lavoro ho sempre abbracciato tutte le discipline con l’amore che avevano gli artisti rinascimentali. Mi sono avvicinato all’arte guardando la mia città: disegnavo i chiostri e facevo schizzi velocissimi. Oggi creo quelle che chiamo stratificazioni: non distruggo l’opera, ma ridipingo sopra. Dall’arte primitiva a quella moderna, abbraccio tutto, ma lo rivisito con una chiave personale, concettuale». La sua ricerca unisce memoria e innovazione, dimostrando come l’eredità artistica di Arezzo continui a generare nuove forme e linguaggi.

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