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Parla l’ex procuratore del caso Garlasco ora indagato, lo sfogo su Rete4: cosa ha detto sui soldi dai Sempio e il rischio di essere arrestato

26 Settembre 2025 - 23:27 Giovanni Ruggiero
Mario Venditti da Gianluigi Nuzzi
Mario Venditti da Gianluigi Nuzzi
«Nessuno mi restituirà l'onore leso oggi» si lamenta l'ex magistrato, oggi alla guida del casinò di Campione d'Italia. Le accuse sulle prime indagini del delitto di Garlasco. Cosa pensa oggi di Andrea Sempio

Si sente offeso Mario Venditti «come uomo e magistrato» Mario Venditti, l’ex procuratore di Pavia che ha coordinato le prime indagini del delitto di Garlasco. Il magistrato è ora indagato per corruzione in atti giudiziari, accusato di aver ricevuto denaro dalla famiglia di Andrea Sempio per insabbiare di fatto le indagini sull’amico di Marco Poggi, fratello della vittima uccisa il 13 agosto 2007.

L’offesa delle perquisizioni

Venditti è tornato a parlare a Quarto Grado su Rete4, dove ha espresso tutta la sua indignazione per quel che è avvenuto oggi. A cominciare dalla perquisizione in casa, dopo una lunga carriera in magistratura, anche per l’Antimafia: «Quello che è successo oggi, la perquisizione mi offende come uomo e come magistrato. Per 45 anni ho servito lo Stato anche in situazioni di pericolo, sono stato gli ultimi 10 anni sotto scorta e non meritavo tutto questo»

Sicuro di essere scagionato

«Vada come vada, al di là del risultato delle indagini verrà fuori la verità che mi scagionerà sicuramente», ha continuato Venditti. Il suo nome è stato trovato in casa dei Sempio su un appunto, assieme alle cifre «20-30», il simbolo dell’Euro e la frase «gip archivia». Ci sarebbero anche le intercettazioni del padre di Andrea Sempio che parla in più occasioni di denaro consegnato. Venditi si difende: «Non ho mai preso soldi o benefit per una professione che ho esercitato con grande dignità. Nessuno mi restituirà l’onore leso oggi».

«Sempio? Non c’entra niente»

Ancora oggi la posizione di Venditti non cambia sul delitto Garlasco. In particolare sul ruolo di Sempio, secondo l’ex procuratore totalmente estraneo ai fatti. All’epoca impiegò appena 21 giorni per archiviare la posizione del commesso. Oggi dice che farebbe la stessa cosa: «Assolutamente sì. Penso che sia totalmente estraneo nella vicenda di Chiara Poggi». Nella prima inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, Venditti chiese e ottenne per due volte l’archiviazione per Sempio. Quando gli viene chiesto se teme per la sua libertà personale, Venditti incalza: «Riferirò tutto quando mi presenterò davanti agli inquirenti che mi faranno le domande nel dettaglio. Nessuno potrà mai restituire la mia dignità. È successa una cosa che non avevo mai previsto dopo 45 anni. Non sono neanche in grado di rispondere. Sono più che amareggiato. Sono a disposizione, da qui non mi muovo. Sono a disposizione, facciano quello che vogliano tanto peggio di così».

La lettera per Nordio

In serata l’avvocato Domenico Aiello, che lo difende, ha inviato una dura lettera al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. «Lo condivido al 100% e sottoscrivo quella lettera. Se ho paura di qualcosa? Dopo quello che è successo oggi non ho più paura di niente. Ormai il danno è fatto, il mio nome è nel fango e dopo 45 anni non meritavo tutto questo».