Tajani e il futuro di Forza Italia: «Io non sono Berlusconi, dobbiamo cambiare. In Campania voglio portare un candidato civico»


È un intervento fiume, quello di Antonio Tajani dal palco della festa di Forza Italia in corso a Telese Terme, in provincia di Benevento. Il ministro degli Esteri ha toccato diversi temi, dal diritto familiare al rapporto con la spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla. Fino ad arrivare al suo stesso partito, che si preparerebbe a cambiare molte cose nel suo funzionamento interno: «Puntiamo al 20%, ma per farlo dobbiamo rafforzare la nostra struttura organizzativa. Dobbiamo puntare sul rafforzamento dello strumento democratico».
Il futuro di Forza Italia: «Gli iscritti decidano chi li guida»
«Questo partito ha grandi possibilità, ci sono grandi spazi, dobbiamo crederci e rafforzare la nostra struttura organizzativa», ha esortato il leader forzista dal palco del festival “Libertà”. Una necessità che nasce da un semplice fatto: «Io non sono Berlusconi. Prima c’era un leader che copriva tutte le magagne e i buchi, Berlusconi con la bacchetta magica risolveva tutto. Ma ora dobbiamo fare in modo che il partito supplisca all’assenza del fondatore. E può farlo soltanto rinforzando la democrazia interna». Come fare? Secondo Tajani ci sono strumenti per aumentare la partecipazione delle persone: «Insistiamo sulle iscrizioni, sui congressi provinciali e comunali, e a fine anno anche regionali. Gli iscritti devono scegliersi chi li guida nelle battaglie, i segretari locali non devono essere nominati dal segretario nazionale».
Le Regionali in Campania: «Pd insegue M5s, io propongo un candidato civico»
Ma se si parla di politica, il leader di FI non può tirarsi indietro dal commentare quella nazionale. Per prima cosa rivolgendosi a chi vota per il Partito democratico: «Faccio un appello anche agli elettori ex democristiani, ex socialisti, che votavano in buona fede per il Pd pensando che fosse un partito di centrosinistra. Vedete che fine hanno fatto: Fico candidato per la Campania. Hanno rinunciato alla propria identità e stanno diventando come il M5s, inseguono il M5s e Avs». E proprio sulla Campania rivela: «Ai miei alleati porterò la proposta di un candidato civico alle Regionali in Campania». Una decisione che, conferma Tajani, segue il rifiuto di Martusciello come candidato del centrodestra: «Mi ha detto che preferisce non candidarsi per evitare strumentalizzazioni, per poter vincere. Noi dobbiamo allargare. E mi auguro che i nostri alleati ci ascoltino perché in Campania si può vincere».