La Global Sumud Flotilla e l’accusa dei legami con Hamas, cosa dicono le «prove» di Israele. Il generale Tricarico all’attacco: «È braccio operativo»


Dietro la Global Sumud Flotilla, secondo il governo di Israele, c’è il sostegno, anche finanziario di Hamas. È l’Idf adesso a sostenere di aver anche trovato le prove cartacee, tanto da pubblicare due documenti sui social media che – secondo l’esercito – dimostrerebbero l’intrinseco legame tra il gruppo armato e la Flotilla: «Alcune navi sono segretamente di Hamas». Il direttivo della spedizione ha negato fermamente le accuse: «Siamo una missione civile sotto gli occhi dell’Europa e del mondo».
Il ruolo della Conferenza per i palestinesi all’estero
Tutto parte da due fogli, che l’Idf sostiene di aver rinvenuto nella Striscia di Gaza. In entrambi si parla della Pcpa, la Conferenza popolare per i palestinesi all’estero. Secondo quanto riferisce Tel Aviv, si tratta di un organo fondato nel 2018 e che funge da rappresentante di Hamas fuori all’estero. Una sorta di «ambasciata sotto la copertura civile», che sarebbe responsabile di organizzare «mobilitazioni e azioni contro Israele, tra cui marce e flottiglie di protesta». Di certo, però, questo non basta a connettere la Sumud Flotilla al gruppo terroristico palestinese.
I documenti che legano Hamas alla Flotilla: c’è anche lettera del leader Haniyeh
È qui che entrano in gioco presunti documenti trovati nelle postazioni di Hamas all’interno della Striscia. Sul primo, sarebbe riportata una lettera in arabo datata 2021 in cui l’allora capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, si rivolge al presidente della Pcpa, Abu Fadi, invitandolo a un’unità di sforzi e intenti e garantendogli «nuove elezioni del Consiglio legislativo e del Consiglio nazionale palestinese». Sul secondo documento, invece, è riportata una lista dei membri della Pcpa. Tra questi compaiono Zaher Birawi, definito «capo del settore Hamas della Pcpa nel Regno Unito», e Saif Abu Kash, amministratore delegato della società spagnola Cyber Neptune. Quest’ultima possederebbe «decine di navi che partecipano alla flottiglia Sumud».
September 30, 2025
La risposta della Flotilla: «È propaganda»
«I fogli mostrati da Israele non provano né il finanziamento né il controllo di Hamas sulla Global Sumud Flotilla», ha lamentato la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia. «Ripetono, piuttosto, un preoccupante schema già visto nel 2010 con la Mavi Marmara». Il riferimento è alla missione della Freedom Flotilla, interrotta dalle forze navali israeliane che abbordarono alcune imbarcazioni causando la morte di nove persone. «Siamo una missione civile e umanitaria, sotto gli occhi dell’Europa e del mondo», ha ribadito Delia. «Chiediamo che gli atti vengano consegnati integralmente a organismi indipendenti: finché non accade, è propaganda, non prova».
L’allarme di Tricarico: «Flotilla è “braccio operativo” di Hamas»
La lettura di Israele è condivisa anche dal generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa: «La Flotilla ha delle connessioni con Hamas e di questo ci sono le prove, ma come sempre ormai tutto ciò che Israele dice a sua discolpa è passato quasi inosservato. Ora invece l’Idf afferma di aver trovato documenti che attestano inequivocabilmente che Flotilla è uno dei tanti “bracci operativi” di Hamas nella guerra dell’informazione, del condizionamento delle opinioni pubbliche e delle conseguenti decisioni politiche», ha detto ad Adnkronos. «Un fatto grave che non può cadere nel vuoto. Tutti, soprattutto i nostri “utili idioti”, dovrebbero ricordare quanto procreatrice feconda sia la Palestina in materia di terrorismo. L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Settembre Nero ricorderanno pur qualcosa. Da Settembre Nero ad Ottobre Nero è un attimo, soprattutto se certi allarmi vengono non compresi, sottovalutati o irresponsabilmente ignorati».