Il Ceo di Ryanair: «Altre compagnie europee falliranno entro Natale. Wizz Air? Schema Ponzi destinato a crollare»


Michael O’Leary non ha mai avuto la fama di essere diplomatico. L’amministratore delegato di Ryanair, che guida anche Malta Air, Lauda e Buzz, si è spesso distinto per la franchezza e la facilità con cui attacca qualsiasi soggetto che si pone sul cammino della sua compagnia aerea. Nella sua ultima uscita pubblica a Roma non ha fatto eccezioni: dalla previsione di nuovi fallimenti nel settore aereo europeo, agli attacchi frontali a Wizz Air e alla Commissione europea, fino alle polemiche sugli aeroporti spagnoli e italiani.
«Ci saranno altri fallimenti prima di Natale»
Dopo i recenti crack dell’islandese Play e della svedese Braathens, O’Leary non ha dubbi: «Il problema in Europa è che ci sono molte compagnie che fingono di voler essere low cost, ma hanno una struttura di costi elevata. Play non ha mai fatto utili. E ci saranno altri piccoli operatori che faranno fatica nel mercato. Ci saranno altri fallimenti prima di Natale. Penso anche che Wizz Air sia in difficoltà». Su Wizz Air il giudizio è durissimo: «Non credo che fallirà nelle prossime settimane, ma penso sia inevitabile che o fallisca o venga acquisita da qualcuno a un certo punto». Le ragioni della previsione di O’Leary risiedono nel modello operativo della compagnia ungherese, definito «uno schema Ponzi». «Negli ultimi cinque anni, Wizz ha registrato profitti derivanti da queste operazioni nel loro bilancio, come se fosse una specie di schema Ponzi. Più cresci, più profitti fai. Ma ora ha smesso di crescere e non può più fare questo», ha raccontato a Leonard Berberi del Corriere della Sera.
Anche easyJet nel mirino
Nella sua analisi O’Leary non risparmia nemmeno easyJet: «Non è nei guai, ma non sta crescendo. Ha solo una forte presenza a Londra Gatwick, Parigi Charles de Gaulle e Orly, e in Svizzera. Nel medio periodo penso che Air France-Klm comprerà le operazioni di easyJet a Parigi e in Svizzera. E magari British Airways comprerà quelle a Gatwick». Al centro dell’attenzione del Ceo di Ryanair c’è stata però un’altra nazione, la Spagna, in particolare il gestore degli aeroporti Anea: «Un monopolista aeroportuale, che accusa un cliente di estorsione. Aena fa pagare essenzialmente lo stesso prezzo per passeggero a Barcellona e Madrid che negli aeroporti regionali, tipo Valladolid, Jerez, Santiago. E Santiago e Valladolid sono fottutamente vuoti» dice senza giri di parole.
Italia: «Abbiamo un milione di posti in più pronti»
In Italia, Ryanair punta a crescere ancora, ma la mossa è legata alll’abolizione dell’addizionale comunale: «Abbiamo oltre un milione di posti che possiamo aggiungere all’Italia da subito. Ma bisogna seguire l’esempio di Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Sicilia, che hanno tolto l’addizionale comunale». Non mancano stoccate a Roma: «Abbiamo tolto un aereo a Fiumicino perché costa troppo».
I prezzi invariati da due anni
Sul fronte dei prezzi, O’Leary rivendica la politica di Ryanair: «Le tariffe del 2025 saranno le stesse del 2023. In un momento in cui tutto aumenta, noi stiamo ancora facendo pagare le stesse fottute tariffe di due anni fa. Ma trasportiamo il 20% di passeggeri in più». Quanto alle novità digitali, dal 14 novembre il check-in sarà possibile solo tramite l’app della compagnia. Ma O’Leary rassicura: «Se qualche anziano si presenta con un fottuto foglio lo prenderemo lo stesso. Accetteremo le carte stampate durante l’inverno».