Superluna di martedì 7 ottobre, cos’è e a che ore si potrà vedere. Prima della fine dell’anno ce ne saranno altre due


Sarà la prima di tre «superlune» consecutive, previste anche il 5 novembre e il 4 dicembre. Si tratta di lune piene che si trovano particolarmente vicine alla terra e spiccano per luminosità e grandezza in cielo. Quella di domani, 7 ottobre, diventerà completa alle 5.49 del mattino, a un’ora e mezza dall’alba. Viene chiamata «del raccolto» o «del cacciatore», perché anticamente associata alla fine del raccolto e l’inizio della caccia, data la sua vicinanza all’equinozio d’autunno. «Sarà anche l’occasione per capire qual è Saturno», spiega all’Ansa Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani, «nella notte tra 5 e 6 ottobre il pianeta si è trovato in congiunzione con la Luna, e perciò è ancora molto vicino». La luna piena rimarrà visibile poi per altri due giorni. Quella del prossimo 5 novembre sembrerà ancora più grande, anche se sarà evidente più nelle foto che a occhio nudo.
Cosa significa «superluna»
Non è un termine scientifico, ma un modo per identificare i chiari di luna che si contraddistinguono per luminosità e grandezza in cielo. Alla base del fenomeno c’è la coincidenza tra luna piena e distanza ridotta dalla terra, il «perigeo». Da questo dipende anche la colorazione particolare che certe volte assumono le superlune. La luce particolarmente intensa viene infatti «filtrata» dall’atmosfera soprattutto con il satellite basso sull’orizzonte. Per l’appuntamento astronomico, il progetto italiano Virtual telescope farà un diretta con immagini dal telescopio di Manciano, in Toscana, il punto con meno inquinamento luminoso dell’Italia isole escluse.