Morto in ambulanza dopo l’arresto col taser, sotto accusa cinque carabinieri: il caso a Napoli di Anthony Ihaza Ehogonoh


Cinque carabinieri risultano indagati nell’inchiesta sulla morte di Anthony Ihaza Ehogonoh, il 35enne deceduto lo scorso 7 ottobre a Napoli durante il trasporto in ambulanza, dopo essere stato colpito con un taser dai militari intervenuti per bloccarlo. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire lo svolgimento dell’autopsia. L’ipotesi di reato è eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Tra gli accertamenti disposti dalla Procura è prevista anche una perizia tecnica sul taser sequestrato. L’esame autoptico è stato fissato per martedì 14 ottobre.
La ricostruzione dei fatti
In base alla ricostruzione finora raccolta dagli inquirenti, i carabinieri erano intervenuti nell’abitazione dell’uomo in seguito a una lite con la compagna, avvenuta alla presenza del figlio minore. All’arrivo dei militari, il 35enne, in evidente stato di alterazione e senza vestiti, avrebbe opposto resistenza. I carabinieri avrebbero tentato di immobilizzarlo prima con lo spray al peperoncino e poi con il taser. Subito dopo, Ehogonoh ha accusato un malore: soccorso dal 118, è morto durante il trasporto in ospedale. I cinque militari indagati potranno nominare periti di parte e partecipare agli atti irripetibili. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Napoli Barbara Aprea, che ha già ascoltato diversi testimoni nel tentativo di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.