Il governo israeliano: «Ostaggi liberi nelle prime ore di lunedì». Trump partirà in serata: ecco chi ci sarà al vertice di domani per la tregua a Gaza – La diretta


È tutto pronto per l’inizio della fase uno del piano di pace proposto da Donald Trump fra Israele e Hamas. Domani, lunedì 13 ottobre, si svolgerà la cerimonia ufficiale per la firma della tregua a Sharm el Sheikh, in Egitto. Poche ore prime, ma questo è ancora da confermare, potrebbero essere liberati gli ostaggi israeliani ancora nelle mani del gruppo di miliziani palestinesi. E proprio in vista del vertice egiziano, le diplomazie di Usa e Paesi arabi sono al lavoro per limare gli ultimi nodi irrisolti dell’accordo e accogliere i leader di tutto il mondo.
Le famiglie degli ostaggi trasmetteranno il rilascio in diretta
Il Forum delle famiglie degli ostaggi rende noto che a partire dalla mezzanotte, Piazza degli Ostaggi sarà aperta al pubblico e trasmetterà in diretta il rilascio dei rapiti: «Proiezioni continue del loro ritorno saranno mostrate in piazza per il pubblico che desidera essere presente in questi momenti storici e profondamente commoventi».
Il governo israeliano: «Il rilascio degli ostaggi nelle prime ore di lunedì»
Un portavoce del governo israeliano ha dichiarato che il rilascio degli ostaggi inizierà nelle prime ore di lunedì 13 ottobre. Si prevede che tutti i venti ostaggi ancora vivi saranno rilasciati contemporaneamente e consegnati alla Croce Rossa, per poi essere trasferiti oltre confine in Israele e portati alla base militare di Re’im. Lo riporta Haaretz. Il portavoce del governo, Shosh Bedrosian, ha aggiunto che gli ostaggi «saranno trasportati in sei-otto» veicoli senza «alcuna esibizione macabra da parte di Hamas».
Vance: «Nessun soldato americano a Gaza o in Israele»
«Siamo sul punto di riportare a casa gli ostaggi israeliani, ma non possiamo ancora fornire una tempistica esatta del rilascio». Lo afferma il vicepresidente americano, J.D. Vance, in un’intervista a Nbc. Gli Stati Uniti, ha poi precisato il vice di Trump, «non intendono schierare forze militari a Gaza o in Israele».
Israele conferma: «Hamas potrebbe liberare gli ostaggi già stasera»
Il viceministro degli Esteri israeliano, Sharren Haskel, ha confermato a Sky News che Hamas potrebbe iniziare a liberare gli ostaggi già stasera: «Penso che Hamas potrebbe addirittura iniziare a rilasciarli stasera. Quindi, prima del previsto. Lo speriamo davvero. Sappiamo che c’è stata un’enorme pressione su Hamas, compresi due paesi come il Qatar e la Turchia, che hanno i mezzi per fare pressione su Hamas affinché li rilasci. E speriamo davvero di vederli il prima possibile».
Trump partirà in serata per Tel Aviv
Donald Trump partirà in serata per Israele. Il presidente lascerà la Casa Bianca diretto a Tel Aviv alle 3.30 ora locale, le 21.30 italiane. Lo comunica la Casa Bianca. L’arrivo è previsto alle 9.20 di domattina, ora locale, a Tel Aviv, dove si fermerà poche ore. Alle 10.45 incontrerà le famiglie degli ostaggi e alle 11 parlerà alla Knesset. Alle 13, poi, partirà per l’Egitto, diretto a Sharm El-Sheikh, dove parteciperà alla «cerimonia per la pace in Medio Oriente». Alle 17 ora locale partirà da Sharm El-Sheikh diretto alla Casa Bianca, dove è atteso nella notte di martedì.
L'Iran non parteciperà al vertice di domani su Gaza
«Malgrado sia stato invitato, l’Iran non parteciperà al vertice di pace» previsto per domani a Sharm el Sheikh, in Egitto, co-presieduto da Stati Uniti ed Egitto. Lo ha riferito una fonte iraniana informata all’agenzia di stampa iraniana Tasnim. Il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, ha dichiarato ieri che l’Iran sostiene qualsiasi azione che porti alla fine degli attacchi israeliani a Gaza, ma ha anche espresso «seri dubbi» sul piano di pace americano.
Netanyahu: «Pronti ad accogliere subito gli ostaggi»
L’ufficio del premier israeliano rende noto che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha appena parlato con il Coordinatore per gli ostaggi, Gal Hirsch, e ha dichiarato: «Israele è pronta e preparata ad accogliere immediatamente tutti i nostri ostaggi». Anche se non c’è alcuna conferma ufficiale, il Wall Street Journal scrive che Gerusalemme avrebbe ricevuto indicazioni da Hamas per anticipare a questa sera il rilascio degli ostaggi a Gaza.
Hamas: «Rilascio ostaggi forse già oggi»
Hamas ha confermato a Israele che 20 ostaggi sono vivi e afferma che potrebbero essere rilasciati già oggi: lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine alla questione. Secondo il Wsj, il messaggio è stato inviato tramite mediatori arabi. Un funzionario israeliano ha dichiarato al giornale che Israele è pronto a ricevere gli ostaggi questa sera, anche se il rilascio è considerato più probabile lunedì.
Il Papa: «C'è una scintilla di speranza in Terra Santa»
«L’accordo sull’inizio del processo di pace ha regalato una scintilla di speranza in Terra Santa. Incoraggio le parti coinvolte a proseguire con coraggio il percorso tracciato verso una pace giusta, duratura e rispettosa delle legittime aspirazioni del popolo israeliano e del popolo palestinese». Lo ha detto papa Leone XIV all’Angelus.
Ben-Gvir: «Fermare la liberazione dei prigionieri palestinesi»
Il ministro della Sicurezza israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha chiesto formalmente al premier Benjamin Netanyahu di bloccare il rilascio di diversi ergastolani palestinesi che dovrebbero essere rilasciati in Cisgiordania nell’ambito dell’accordo di tregua a Gaza. Lo scrivono i media di Tel Aviv. Un centinaio di ergastolani non sono destinati all’espulsione, a differenza di altri che dovrebbero essere trasferiti nella Striscia di Gaza o all’estero. Ben-Gvir ha chiesto di modificare la decisione e la questione è al vaglio dell’ufficio del premier.
Fonti di Hamas: «Non parteciperemo al governo di Gaza»
Una fonte di Hamas vicina al team negoziale del gruppo ha dichiarato che Hamas non parteciperà al governo di Gaza nel dopoguerra. «Per Hamas, il governo della Striscia di Gaza è una questione chiusa. Hamas non parteciperà in alcun modo alla fase di transizione, il che significa che ha rinunciato al controllo della Striscia, ma rimane una parte fondamentale del tessuto palestinese», ha detto la fonte, chiedendo l’anonimato per discutere questioni delicate.
Albanese: «Troppi assenti nel piano di pace di Trump. Dove sono i palestinesi?»
«Nel piano di pace proposto da Trump e Netanyahu ci sono troppi assenti. Anzitutto i palestinesi, cooptati da tecnocrati. Dove sono?». Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati, a Perugia dove partecipa alla Marcia della pace. «Dov’è la Cisgiordania e dov’è la giustizia?», ha aggiunto. «Quello che è stato fatto a Gaza – ha detto ancora Albanese – non è l’esito di un terremoto ma il frutto di un piano intenzionale voluto ed eseguito al fine di distruggerla. Tutto questo non c’è. Si parla di una ricostruzione sulle macerie e sulle fosse comuni ma non di ricucire lo strappo fatto all’anima di quel popolo. Sono molto preoccupata».
Antonio Costa rappresenterà l'Ue al summit di domani in Egitto
Sarà il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, a rappresentare l’Unione europea alla cerimonia di Sharm el Sheikh, in programma per domani, per la firma della tregua a Gaza. Finora l’unica esponente dell’Ue invitata al vertice, secondo fonti europee, era l’Alta rappresentante Kaja Kallas, che però non potrà esserci. «Questo piano offre una reale opportunità per costruire una pace giusta e duratura e l’Ue è pienamente impegnata a sostenere questi sforzi e a contribuire alla sua attuazione», ha sottolineato il portavoce di Costa.
Katz: «Dopo il rilascio degli ostaggi distruggeremo i tunnel di Hamas»
Israele distruggerà ciò che resta della rete di tunnel di Hamas sotto Gaza, una volta che gli ostaggi israeliani saranno stati liberati. Lo ha rivelato il ministro della Difesa, Israel Katz, aggiungendo che l’operazione sarà condotta nell’ambito di un «meccanismo internazionale» guidato dagli Stati Uniti, sponsor del cessate il fuoco di Gaza in vigore da tre giorni. «Ho ordinato all’esercito di prepararsi a svolgere questa missione», ha aggiunto Katz.
I bulldozer iniziano a rimuovere le macerie da Gaza City
Bulldozer e scavatrici hanno iniziato questa mattina a rimuovere le macerie a Gaza City, la città più popolosa della Striscia, mentre continua il ritorno dei civili palestinesi alla città distrutta da due anni di bombardamenti. Lo scrive Al Jazeera, che mostra le macchine in azione in un video.
As Palestinians return to their homes following the ceasefire, bulldozers of the Arab and International Organization to Construct in Palestine continue field operations in Gaza City to clear rubble and reopen streets, helping restore movement and daily life in the war-torn city.… pic.twitter.com/phtOQsDUxA
— TRT World (@trtworld) October 11, 2025