Zelensky chiama di nuovo Trump: «Tutti gli occhi sono su Gaza e Putin ne approfitta per l’ennesima escalation»


Seconda telefonata in due giorni fra Volodymyr Zelensky e Donald Trump. Con un post pubblicato su X, il presidente ucraino ha fatto sapere di aver parlato nuovamente al telefono con il suo omologo americano, nella speranza di aumentare la cooperazione con Washington e alzare il pressing — militare ma anche diplomatico — sulla Russia di Vladimir Putin. «Anche la conversazione di oggi è stata molto produttiva. Abbiamo affrontato tutti gli aspetti della situazione: la difesa delle vite umane nel nostro Paese, il rafforzamento delle nostre capacità nella difesa aerea, nella resilienza e nelle capacità a lungo raggio. Abbiamo anche discusso molti dettagli relativi al settore energetico. Il Presidente Trump è ben informato su tutto ciò che sta accadendo. Abbiamo concordato di proseguire il dialogo», scrive Zelensky sui social.
L’aiuto degli Usa per gli attacchi alle raffinerie
Al centro della telefonata fra i due leader ci sono, con ogni probabilità, anche gli ultimi attacchi ucraini sferrati contro le raffinerie russe di petrolio. Secondo il Financial Times, Kiev avrebbe ricevuto informazioni di intelligence proprio da Washington per colpire le risorse energetiche di Mosca, situate ben oltre la linea del fronte. «Questo sostegno si è intensificato da metà estate» e «gli attacchi di Kiev hanno fatto schizzare alle stelle i prezzi dell’energia in Russia e costretto Mosca a tagliare le esportazioni di gasolio e a importare carburante», scrive il quotidiano britannico.
L’appello di Zelensky agli alleati
Con l’attenzione di tutto il mondo concentrata sull’accordo di pace tra Israele e Hamas, Putin ha intensificato l’offensiva in Ucraina. Negli ultimi sette giorni, ha fatto sapere Zelensky, la Russia ha utilizzato più di 3.100 droni, 92 missili e quasi 1.360 bombe aeree. Il presidente ucraino ha quindi invitato i partner a non distogliere l’attenzione dall’Ucraina e a continuare a esercitare pressioni sulla Russia con sanzioni, dazi e pressione diplomatica. «È proprio questo approccio che può aprire la strada a una pace duratura per l’Europa. Il mondo può garantirlo parallelamente al processo di pace in Medio Oriente», ha sottolineato ancora Zelensky.
Foto copertina: EPA/Jim Lo Scalzo | Una combo mostra Donald Trump (a sinistra) e Volodymyr Zelensky (a destra) al telefono