Cosa il governo Meloni vuole fare per Gaza: dall’invio di 100 tonnellate di aiuti alla costruzione di un’università nella Striscia


In una riunione operativa a Palazzo Chigi, presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, il governo Meloni detta la linea sui prossimi interventi per la crisi umanitaria a Gaza. «Il piano Trump prevede il dispiegamento a Gaza di una Forza internazionale di stabilizzazione (Isf). L’Italia è pronta a fare la propria parte», ha detto Tajani riferendo alle camere sul Medio oriente stamattina 15 ottobre. Subito dopo la firma del piano di pace promosso da Donald Trump, era emersa l’ipotesi di inviare un contingente di carabinieri nella Striscia, ripopolando una missione che era in funzione prima del 7 ottobre 2023. In ambito umanitario, la Farnesina sta preparando nuove operazioni di accoglienza e il più grande invio di aiuti alimentari a Gaza dall’inizio della crisi: 100 tonnellate, secondo quanto emerge dalla riunione. All’incontro di coordinamento Italy for Gaza hanno partecipato vari ministri insieme ai vertici della Difesa e dell’Intelligence. Mentre continua la difficoltosa applicazione del piano di pace, con Israele in pressing per riavere i corpi degli ostaggi e altre uccisioni registrate a Gaza, l’Idf ha annunciato che domani 16 ottobre riaprirà il valco di Rafah sotto la supervisione della missione europea EUBAM.
L’assistenza ai bambini con disabilità
«Assisteremo i bambini di Gaza con gravi disabilità grazie ad un rete che coinvolge l’Istituto Serafico di Assisi e l’associazione La Nostra Famiglia, in collaborazione con la Protezione Civile». Lo ha annunciato la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha partecipato alla riunione. Locatelli ha sottolineato anche «la necessità di garantire un sostegno attraverso protesi e ausili per le persone con disabilità fisica e la nostra disponibilità ad organizzare supporti adeguati per bambini e adulti con disabilità intellettive, sensoriali e pluri patologie». Il ruolo della Protezione Civile lo ha illustrato il ministro Nello Musumeci, che ha parlato di «allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine»
L’impegno per l’istruzione: «Costruiremo un’università a Gaza»
Il ministero dell’Istruzione ha portato al tavolo per gli aiuti a Gaza diverse proposte tra cui la costruzione di un’università nella Striscia. Nel dossier incentrato sull’istruzione ci sarebbero l’attivazione di corsi a distanza, con atenei tradizionali e telematici oltre alla creazione di spazi comuni attrezzati con connessione e strumenti digitali. Annunciata anche la volontà di costruire un’università nella Striscia di Gaza, con spazi idonei allo studio e alla ricerca. Secondo quanto comunicato, al tavolo di Palazzo Chigi era assente il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, rappresentato da alcuni funzionari del ministero come anche il ministro della Difesa Guido Crosetto.