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Legge di bilancio 2026, ecco il testo. Taglio alle tasse e ricalcolo dell’Isee, chi e come potrà beneficiarne

19 Ottobre 2025 - 19:20 Diego Messini
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La prima bozza della manovra che arriva in Parlamento: 137 articoli per un valore di 18,7 miliardi di euro

È di 137 articoli la prima bozza della legge di bilancio, attesa in Parlamento la prossima settimana. Secondo quanto emerge dalla versione, anticipata oggi dalle agenzie, risultano confermate tutte le principali misure annunciate nella conferenza stampa di venerdì da Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, dopo il Consiglio dei ministri che ha varato la manovra per il 2026. Vale complessivamente 18,7 miliardi di euro. Sul piano fiscale viene confermata la sforbiciata all’aliquota intermedia dell’Irpef – quella su redditi imponibili compresi tra 28 e 50mila euro: passerà dal 35% al 33%. La Lega porta a casa l’agognata rottamazione delle cartelle, alias “pace fiscale”. Viene rivista invece al rialzo – a un importo forfettario che sarà ora pari a 300mila euro – la tassa sui paperoni che portano la residenza in Italia. Sempre con l’obiettivo di sostenere i consumi e alleggerire il carico fiscale sul lavoro, saranno inoltre detassati per tutto il 2026 gli straordinari, i festivi e il lavoro notturno per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 40mila euro: su queste voci sarà applicata una flat tax al 15% che sostituisce non solo l’imposizione Irpef ma anche tutte le «addizionali regionali e comunali». La manovra prevede anche un tetto a massimo 1.500 euro per lo sconto sulle tasse di cui potrà godere ciascun lavoratore privato, a eccezione delle strutture turistico-alberghiere, per le quali è previsto un intervento ad hoc.

Su le tasse sugli affitti, giù sulle stablecoin

Sale al 26% la tassazione sugli affitti brevi, sia per i privati, sia per chi esercita attività di intermediazione immobiliare o gestisce portali telematici. Lo prevede la bozza della legge di bilancio. La norma sopprime la riduzione – introdotta lo scorso anno – della cedolare secca al 21% per uno degli immobili: la cedolare secca resta quindi al 26%. Ai redditi e proventi derivanti da operazioni di detenzione, cessione o impiego di token di moneta elettronica denominati in euro, ovvero le stablecoin, sarà applicata l’aliquota del 26%, anziché quella ordinaria del 33%. Lo prevede una bozza della legge di bilancio. È prevista anche l’istituzione di un “Tavolo permanente di controllo e vigilanza sulle cripto-attività e la finanza innovativa, volto altresì a favorire uno sviluppo ordinato e legale del settore”. Il Tavolo, si legge nella bozza, sarà composto da rappresentanti del Mef, della Guardia di finanza, della Consob, della Banca d’Italia, dell’Unità di informazione finanziaria, nonché delle associazioni più rappresentative del settore ed esperti accademici individuati in base a criteri di competenza.

Come cambia il calcolo dell’Isee

Vengono confermate nel testo anche le principali fonti di finanziamento della manovra: la spending review per i ministeri e soprattutto il tanto discusso contributo per banche e assicurazioni. Con i proventi di queste misure, viene quasi raddoppiata la soglia per l’esclusione della prima casa dal calcolo del’Isee per l’accesso alle prestazioni assistenziali come l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. Il tetto passa da un valore catastale di 52.500 euro sino a 91.500 euro. La soglia è inoltre incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Vengono anche rideterminate le maggiorazioni previste in base al numero di componenti del nucleo famigliare: 0,1 per nuclei familiari con due figli, 0,25 in caso di tre figli, 0,40 in caso di quattro figli e 0,55 in caso di almeno cinque figli. Attualmente è 0,2 per nuclei con tre figli, 0,35 con 4 figli, 0,5 con almeno 5 figli. Sale poi dal 2026 il tetto del cinque per mille, la quota dell’Irpef che, su indicazione dei contribuenti, lo Stato destina agli enti del Terzo settore. Il tetto, che attualmente è fissato in 525 milioni di euro, sale nel 2026 a 610 milioni di euro.

Le misure per le famiglie

Il congedo parentale potrà essere richiesto da ciascun genitore fino ai 14 anni del figlio e non più fino a 12. Lo prevede la prima bozza della legge di bilancio. Cambiano anche le regole per stare a casa con i bambini in caso di malattia: ciascun genitore, alternativamente, avrà il diritto di astenersi dal lavoro non più per 5 giorni l’anno ma per 10 e nel caso in cui i figli abbiano tra i 3 e i 14 anni (non più tra i 3 e gli 8).

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