Patente a 17 anni e sullo smartphone, nuovi esami di guida e piano controlli medici: cosa cambia con le nuove norme sui documenti europei


Controlli medici più stringenti, norme rigide per i neopatentati e novità per l’esame di teoria. La stretta dell’Unione europea per aumentare la sicurezza stradale e ridurre le vittime della strada parte da qui e da molte altre novità, come la patente digitale e l’abbassamento dell’età per mettersi al volante di un’auto. La revisione delle norme comunitarie sulle patenti di guida è stata approvata definitivamente dal Parlamento europeo nella giornata di oggi, martedì 21 ottobre, dopo l’accordo trovato tra le istituzioni Ue lo scorso marzo. «È un passo importante per la sicurezza delle nostre strade», ha esultato il dem Matteo Ricci, uno dei relatori del testo. «Nel 2024 abbiamo avuto 20mila vittime in tutta l’Unione, troppe. È il momento di agire».
Le nuove età limite per la patente B e per le licenze professionali
La prima grande novità che la norma Ue introduce è l’abbassamento del limite d’età per la patente B, che potrà essere ottenuta a partire dai 17 anni. Chi è minorenne, però, potrà mettersi alla guida solamente se al suo fianco sarà presente un guidatore esperto. Non è l’unica buona notizia per i più giovani. Secondo le linee guida, infatti, sarà possibile ottenere licenze professionali per la guida di autocarri a partire dai 18 anni e per la guida degli autobus a partire dai 21 anni. Una decisione che spalanca opportunità di impiego ma preoccupa non poco le associazioni di categoria, che insistono sulla necessità di una formazione mirata.
Cosa cambia per i giovani, dall’esame della patente al periodo di prova
Le aperture per i più giovani sono però controbilanciate da norme più rigorose. Per chi sta tentando di conseguire la patente, sono stati inseriti nuovi obblighi di formazione. In fase di esame di teoria, infatti, dovranno essere presenti domande inerenti anche agli angoli ciechi, ai sistemi di assistenza alla guida, alla distrazione da cellulare e agli utenti vulnerabili della strada (pedoni, ciclisti). Inoltre, per tutti i neopatentati ci sarà un periodo di prova di due anni in cui sono previste norme intransigenti per alcol e stupefacenti nonché sanzioni più serve in caso di infrazioni gravi.
La nuova patente: durata più lunga, ma più controlli medici
Cambia anche la durata della patente: sia per le auto che per le moto avrà una validità di 15 anni, riducibile a 10 dagli Stati membri. Dureranno meno, però, le patenti che fungono da documento di identità e quelle per autocarri e autobus, da rifare ogni cinque anni. Prima di poter rinnovare il documento, però, tutti i conducenti dovranno sottoporsi a nuovi esami specifici cardiovascolari e per la vista, con l’obiettivo di verificare se la persona in questione sia davvero idonea alla guida. Saranno come sempre i Paesi membri poi a stabilire per quali categorie di veicoli mantenere la validità di questa norma.
Arriva la patente sullo smartphone
In Unione Europea arriverà finalmente la patente digitale, che sarà consultabile e utilizzabile dal cellulare. È questo lo standard voluto da Bruxelles anche per limitare l’utilizzo non necessario della plastica. La versione smart sarà disponibile in un formato standard per tutta l’Ue all’interno del portafoglio digitale europeo mentre in Italia entro il 2025 dovrebbe essere consultabile nell’app IO. La versione fisica del documento sarà comunque disponibile per chiunque la richiedesse.
La stretta sul ritiro della patente nell’Ue
Un’ultima novità riguarda il riconoscimento delle decisioni sulla patente, come quelle sul suo ritiro o sulla sospensione. Da ora in avanti, infatti, le penalità e le sanzioni inflitte da uno Stato membro avranno effetto sul tutto il territorio dell’Unione europea. Non basterà dunque varcare il confine per poter tornare tranquillamente a sedersi dietro al volante.