Trump avverte Netanyahu: «Se annettete la Cisgiordania molliamo Israele». Colloqui Hamas-Fatah in Egitto sul futuro di Gaza – La diretta


«La Cisgiordania non verrà annessa da Israele: questa è la politica dell’amministrazione Trump e continuerà a esserlo. Se le persone vogliono votare simbolicamente possono farlo, ma di certo non ne siamo stati contenti». Con queste parole il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, parte per gli Usa lasciando Tel Aviv dopo due giorni di visita, commentando l’approvazione in prima lettura alla Knesset, il parlamento israeliano, del progetto di legge sull’annessione degli insediamenti in Cisgiordania. Un voto che ha «offeso» Vance: è stato «strano». Ha aggiunto che gli è stato detto che si è trattato di una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma che è una «trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto». Alla domanda sul cessate il fuoco a Gaza, Vance afferma che «in questo momento possiamo dire con sicurezza che Israele sta rispettando il cessate il fuoco, Hamas sta rispettando il cessate il fuoco».
Trump a Netanyahu: «Bibi il mondo è contro te»
Secondo quanto riporta il Time la posizione sulla Cisgiordania è stata già ribadita in passato, da Trump proprio al primo ministro israeliano Netanyahu. A raccontarlo è il presidente stesso in un’intervista alla testata americana. «Bibi, il mondo è contro di te», gli disse Trump. L’annessione, spiega, «non avverrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi». Non solo, facendolo Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Trump ha detto al primo ministro israeliano che deve accettare di porre fine alla guerra con Hamas nella Striscia di Gaza. «Puoi combattere singole battaglie, ma il mondo è contro di te», gli avrebbe ribadito. Trump ha poi tenuto a precisare che se non fosse stato per la sua pressione, Netanyahu «avrebbe semplicemente continuato». «Avrebbe potuto andare avanti per anni. Sarebbe andato avanti per anni. Ma io l’ho fermato, e tutti si sono uniti quando l’ho fermato».
Fatah-Hamas, colloqui in Egitto sul futuro di Gaza
Delegazioni di Hamas e al Fatah si stanno incontrando al Cairo per discutere del dopoguerra a Gaza. Lo rende noto la tv egiziana. Le due fazioni palestinesi sono da anni in lotta: Hamas ha governato la Striscia di Gaza dal 2007 dopo aver cacciato con la forza Fatah, che invece guida l’Anp in Cisgiordania con Abu Mazen. Al centro del dialogo «la situazione nazionale generale e gli accordi postbellici”, riferisce l’emittente Al-Qahera News, vicina all’intelligence egiziana. I nodi del contendere più spinosi previsti dal piano Usa sottoscritto dalle parti nelle scorse settimane sono quelli del disarmo di Hamas, del suo allontanamento dal potere, dell’ingresso a Gaza di una Forza di stabilizzazione internazionale e di una svolta nella governance della Striscia.
Netanyahu ha ordinato lo stop sull'annessione parziale o totale della Cisgiordania
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato al governo israeliano di non fare avanzare i progetti di legge per l’annessione parziale o totale della Cisgiordania fino a nuovo avviso. Lo riporta Haaretz dopo lo stop arrivato dagli Usa dopo il voto preliminare ieri alla Knesset.
Trump: «Andrò a Gaza. E deciderò su liberazione Barghouti»
In un’intervista al Time Donald Trump ha detto che intende andare a Gaza. L’accordo di Sharm el Sheikh prevede la creazione di un Consiglio di Pace, ha ricordato. «Mi hanno chiesto di fare il presidente. Non era qualcosa che volevo fare, ma il Consiglio di Pace sarà un gruppo molto potente di persone, e avrà molto potere in termini di Medio Oriente», ha sottolineato. Restano nodi da risolvere per la futura leadership palestinese, prevista sempre dal piano. Uno dei candidati più accreditati è Marwan Barghouti che però Israele si rifiuta di liberare dal carcere. Trump ha detto che se ne occuperà: «Prenderò una decisione».
Katz a Vance: Disarmeremo Hamas
Hamas sarà disarmato. Lo ha assicurato il ministro della Difesa, Israel Katz al vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, che ha ricevuto al quartier generale di Kirya a Tel Aviv. Israele è «impegnato a riportare tutti gli ostaggi caduti, a disarmare Hamas e a garantire un futuro migliore per la regione», ha detto Katz secondo il suo ufficio. Lo riporta il Times of Israel. All’incontro, quasi tutto su Gaza, hanno partecipato anche il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e i vertici dell’Idf.