Washington impone sanzioni al presidente colombiano Petro: accuse di traffico di droga e nuove tensioni con Bogotá

Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni economiche contro il presidente della Colombia Gustavo Petro, accusandolo di favorire il traffico internazionale di droga. La decisione è stata annunciata dall’Office of Foreign Assets Control (Ofac) del Dipartimento del Tesoro. La sensazione è che si tratti di un nuovo e durissimo strappo nei rapporti tra Washington e Bogotá, storici alleati in America Latina. Le misure colpiscono quattro persone, inserite nella lista dei cosiddetti «cittadini appositamente designati». Oltre a Petro, figurano il ministro dell’Interno Armando Benedetti, la moglie e il figlio del presidente colombiano. Tutti vedranno bloccati eventuali beni e interessi negli Stati Uniti, mentre ai cittadini americani sarà vietato condurre transazioni con loro.
«Petro ha permesso ai cartelli della droga di prosperare»
Secondo il Segretario al Tesoro Scott Bessent, il leader colombiano avrebbe «permesso ai cartelli della droga di prosperare e si sarebbe rifiutato di fermare le attività di traffico che minacciano la sicurezza americana». In una nota ufficiale, Bessent ha spiegato che il presidente Donald Trump «sta adottando misure forti per proteggere la nostra nazione e per chiarire che non tollereremo il narcotraffico».
Petro: «Azioni pericolose, è una provocazione»
Le accuse rappresentano il punto più alto di un confronto diplomatico che da settimane oppone la Casa Bianca al governo di Bogotá. Petro, primo presidente di sinistra nella storia recente della Colombia, ha denunciato più volte gli attacchi militari statunitensi contro imbarcazioni sospettate di trasportare droga nei Caraibi, definiti «azioni unilaterali e pericolose». In risposta, l’amministrazione Trump ha rafforzato la presenza militare nel Pacifico meridionale, annunciando l’invio di una portaerei nelle acque al largo del Sud America. Il Pentagono parla di «operazioni di contrasto al traffico di stupefacenti», ma per il governo colombiano si tratta di una «provocazione senza precedenti».
