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Lorenzo Leonardini: l’hacker che ha dirottato un satellite e vinto la gara europea per la sicurezza informatica

25 Ottobre 2025 - 07:26 Alba Romano
lorenzo leonardini
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Il suo gruppo si chiama mHACKERoni. Lavora per creare sistemi meno vulnerabili

La European Cybersecurity Challenge 2025 è una gara per giovani hacker europei che si è svolta a Varsavia. Ha vinto la squadra italiana. Il capitano del team italiano è il 24enne Lorenzo Leonardini. Il suo gruppo si chiama mHACKERoni e nel 2023 si è impadronito dei comandi di un satellite in orbita. Si trattava di una gara del dipartimento per la difesa americana: la sfida “Hack a sat”. A organizzare l’Ecc è l’Unione Europea attraverso la sua agenzia per la sicurezza informatica Enisa.

Lorenzo Leonardini

Lorenzo Leonardini spiega oggi in un’intervista a Repubblica che di gare ce ne sono molte: «Almeno una a settimana. A volte anche tutti i giorni». Lui si occupa «di programmazione tradizionale, e la forma mentis della cybersicurezza aiuta a creare programmi meno vulnerabili. Oppure analizzo sistemi informatici per individuarne i punti deboli». Il suo lavoro serve perché «molti sistemi sono stati creati quando il problema della sicurezza non si poneva nemmeno. Aggiornarli ora richiede investimenti. Ma stiamo migliorando, la situazione non è così tragica». Non ha mai incontrato un hacker russo: «No, ci sono squadre di hacker finanziate dagli stati, ma si muovono in altri contesti, governativi o di intelligence. Non li troviamo certo nelle nostre gare. La loro influenza, così come quella della disinformazione in rete, è un problema che bisogna capire come risolvere. Ammesso che sia risolvibile».

A Varsavia

Nella gara si sono fronteggiate 40 squadre. «Ero alla quinta partecipazione. Altre volte avevamo sfiorato la vittoria, ma stavolta ce l’abbiamo fatta. La squadra ha fatto due raduni prima della gara, ma prepararsi è difficile. È il paese ospitante a decidere le prove e a volte si vede il coinvolgimento dell’esercito nella preparazione, con maggiore enfasi sulle sfide di analisi forense o crittografia. È facile restare spiazzati, per questo si mettono in squadra ragazzi con competenze diverse. Quest’anno è andata bene, la seconda prova, quella di attacco e difesa, era nelle nostre corde. Gli organizzatori danno un sistema informatico alle squadre. Ognuna deve cercare di violare le difese dell’altro, entrando nel sistema e rubando le sue bandiere, che sono delle righe di testo segrete».

Sicurezza informatica

Lui è diventato un campione di sicurezza informatica per caso: «Nel 2018 ho letto un articolo che parlava del progetto CyberChallenge. Frequentavo il liceo a Genova, ero appassionato di informatica e mi sono incuriosito. Oggi che sono a un livello avanzato mi capita di trascorrere l’intera giornata studiando a fondo un problema. A restare indietro è l’altra mia passione, la musica. Molti informatici sono anche musicisti. C’è in comune l’aspetto della creatività, ma io alla chitarra e al sassofono mi dedico solo quando avanza il tempo».

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