Garlasco, l’avvocato Carlo Taormina e quella tendenza a parlare di casi in cui non è coinvolto. E su Andrea Sempio insiste anche in tv a IgnotoX – Il video
«Andrea Sempio era sul luogo del delitto insieme ad Alberto Stasi, ma non ha ucciso Chiara Poggi». A sostenere questa tesi è l’avvocato Carlo Taormina, uno tra i volti più noti del foro romano, che ancora una volta è tornato a esprimersi su un caso pur non essendo coinvolto nell’inchiesta. Ma andiamo per gradi. Nel corso degli anni è stato deputato di Forza Italia, nel 2001 è stato anche sottosegretario al Ministero dell’Interno nel governo Berlusconi, incarico durato però solo sei mesi a causa di un conflitto di interessi. In tempi più recenti si è persino iscritto al Movimento 5 Stelle, a conferma di un percorso politico tutt’altro che lineare.
Taormina e la carriera da avvocato
Ma è soprattutto come avvocato che Taormina ha costruito la sua fama. Ha difeso figure come Bettino Craxi e Giulio Andreotti, e si è occupato di alcuni dei casi giudiziari più delicati della storia italiana: dalla strage di Ustica all’eccidio delle Fosse Ardeatine, fino al delitto di Cogne, dove rappresentò Annamaria Franzoni. Negli ultimi tempi il suo nome è tornato alla ribalta per alcune dichiarazioni sul delitto di Garlasco. Inizialmente si era detto che Sempio si fosse rivolto a lui per il “post-Lovati”, notizia che lui stesso ha poi smentito.
Il post choc di Taormina su Sempio. E la versione dell’avvocato ribadita a Ignoto X
In un post pubblicato sui social, a metà tra l’ambiguo e l’ironico, Taormina ha insinuato che Andrea Sempio fosse sul luogo del delitto insieme ad Alberto Stasi, invitandolo pubblicamente a confessare che il suo alibi, cioè lo scontrino di Vigevano, sarebbe falso. Parole che hanno scatenato molte polemiche. anche perché non è certo la prima volta che l’avvocato prende posizione in un caso pur essendone estraneo. Lunedì 27 ottobre, ospite di IgnotoX su La7, Taormina ha ripetuto il suo suggerimento, svelando pure di essere stato contattato da «terzi» a Garlasco per proporgli la difesa di Sempio. In tv ha ribadito che secondo lui sarebbe stato un errore non andare subito dai magistrati a farsi interrogare, tanto più dopo la scoperta delle tracce del suo dna su Chiara Poggi. Al conduttore di La7, Pino Rinaldi, l’avvocato Taormina ha spiegato che «quello che imbarazza Sempio è chiaramente essere stato inserito nell’inchiesta dal 2016, girando a casa Poggi per l’amicizia di Marco. Non regge la sua versione di non avere mai incontrato Chiara. Non è possibile che non si siano visti e non si siano toccati. Io parto da quello che sta valutando la magistratura e penso che Sempio fosse sul luogo del delitto. Può essere innocente, ma essere stato lì comunque».
Ti potrebbe interessare
- Delitto di Garlasco, la parabola di Massimo Lovati: perché da storico difensore rischia di diventare uno dei principali accusatori di Sempio – Il video
- Garlasco, Carlo Taormina e il post choc su Sempio: «Vada in Procura e dica che si è fatto un falso alibi». Poi sferra un durissimo attacco alla magistratura
Il precedente di Marta Russo e Yara Gambirasio
Nel caso Marta Russo, la studentessa ferita (e poi morta qualche giorno dopo) da un colpo di pistola all’università La Sapienza di Roma il 9 maggio del 1997, Taormina presentò un esposto contro i magistrati inquirenti, pur non avendo legami con la difesa degli imputati Scattone, Ferraro e Liparota. Il motivo? In una registrazione dell’interrogatorio di Gabriella Alletto, a detta sua, non furono rispettati i diritti del testimone e le procedure canoniche. Taormina ebbe da dire la sua anche nel caso di Yara Gambirasio, quando, seppur non parte del collegio difensivo, presentò come privato cittadino un’istanza di riesame del Dna, al fine di ottenere la revisione del processo per la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti. Carlo Taormina, insomma, non è mai rimasto ai margini e dove c’è un caso che divide l’opinione pubblica, il suo nome prima o poi salta fuori.
