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Uccise il fidanzato con una coltellata al petto, pena ridotta a 17 anni per Valentina Boscaro: riconosciute le attenuanti

30 Ottobre 2025 - 23:43 Alba Romano
valentina boscaro
valentina boscaro
La Corte di Cassazione riformula la sentenza per l'omicidio di Mattia Caruso. I giudici hanno tenuto conto delle aggressioni subite dalla 34enne in più occasioni

Ventiquattro anni di carcere in primo grado, ridotti a venti anni in appello e ora ulteriormente ridimensionati a 17 anni dopo il secondo pronunciamento della Corte di Cassazione. È la pena definitiva pronunciata dai giudici oggi – giovedì 30 ottobre – che hanno definito la pena a carico di Valentina Boscaro, 34 anni, che nella notte tra il 25 e 26 settembre 2022 uccise il fidanzato Mattia Caruso, 30enne all’epoca dei fatti avvenuti all’esterno di una discoteca dove i due avevano avuto una lite perché lui non riusciva ad accettare l’indipendenza della donna.

Le attenuanti

E un’attenuante decisiva sarebbe proprio il comportamento dell’uomo, morto dopo una colluttazione con la fidanzata che lo colpì al petto, spiegando poi agli inquirenti che a uccidere Caruso, venditore ambulante di dolciumi, sarebbe stato un ignoto aggressore, mai esistito, come confessato dalla stessa donna dopo una settimana di bugie contraddittorie. I giudici hanno tenuto conto delle minacce e delle botte ricevute dalla donna in più occasioni. Uno stato di prostrazione che rinforza le attenuanti rispetto alle aggravanti dell’omicidio. La donna, considerata non pericolosa né a rischio di fuga da parte del tribunale del riesame, sta finendo di scontare la pena a casa, in quanto madre di una bimba minore. 

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