Valeria Fonte risponde a Selvaggia Lucarelli: «Ribadirei quanto scritto, ma quelle chat dovevano restare segrete»

«Si sta consumando un reato collettivo in cui giornali, sconosciuti e finti santi stanno mangiando su frasi e pensieri che tutte le persone coinvolte ribadirebbero di fronte a un microfono creando uno scoop che non esiste». Risponde così Valeria Fonte, scrittrice e attivista, alle polemiche che hanno travolto lei e alcune colleghe dopo un articolo a firma di Selvaggia Lucarelli pubblicato sul Fatto Quotidiano. Nell’articolo in questione, vengon riportati alcuni messaggi di un gruppo Whatsapp che include, oltre a Fonte, anche Carlotta Vagnoli e Flavia Carlini, in cui compaiono insulti a Sergio Mattarella, la stessa Lucarelli, Michela Murgia, Chiara Valerio e non solo.
«I miei scheletri nell’armadio ora li conoscete, e i vostri?»
Le chat di gruppo Whatsapp sono finite negli atti di inchiesta che vedono indagata la stessa Fonte per il reato di stalking, ma includono anche altre tre persone non coinvolte nell’inchiesta. «Non voglio davvero sapere che agganci ci siano per aver avuto accesso alle mie chat», che «dovevano restare secretate e che ho ritrovato sui quotidiani», scrive Fonte sui suoi profili social. «Pensate se questi agganci venissero usati per smascherare i governi fascisti, i mafiosi, i terroristi», prosegue l’attivista, aggiungendo che «un giorno parleremo di come questa sia condivisione non consensuale di materiale intimo. Guardare nel cellulare di una persona senza consenso è come guardarle nelle mutande. Fino a quel giorno fate pure a gara a chi è più santo. I miei scheletri nell’armadio sono il disprezzo verso mezza classe politica e giornalistica. E i vostri?».
Le accuse a Lucarelli di misoginia
Non solo: Valeria Fonte punta il dito contro la stessa Lucarelli, accusandola di misoginia. «Questa non è una storia di quanto sono (e siamo) più o meno stronze. È, più banalmente, una storia di misoginia. Volta a colpire soprattutto donne (e amiche e amici che stanno loro intorno). Una storia di isolamento. Di gogna. Che voleva dimostrare cosa? Che in privato so usare anche le parolacce o le imprecazioni verso chi non mi piace?».
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Foto di copertina: a sinistra Valeria Fonte, a destra Selvaggia Lucarelli
