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Il boom della criminalità in Italia: più furti, rapine, reati di droga. 6 arresti su 10 di stranieri

03 Novembre 2025 - 05:45 Alessandro D’Amato
criminalità aumento italia minori stranieri
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In aumento dell'1,7%. A Milano, Roma e Firenze il 23,5% degli illeciti. L'analisi geografica del crimine e l'incremento degli stranieri denunciati. E dei minori

2,38 milioni di reati segnalati nel 2024. In crescita rispetto agli anni precedenti. Per il quarto anno consecutivo. E nelle prime tre grandi città (Milano, Roma e Firenze) si concentra il 23,5% degli illeciti della criminalità. Crescono del 30% i minori denunciati. E sei arresti su dieci della polizia sono nei confronti di cittadini stranieri. Mentre il 70% dei reati commessi da immigrati è compiuto da irregolari. Tra i reati più gettonati le rapine, i furti con strappo e i furti con destrezza. Le percentuali invece scendono per violenze sessuali, spaccio di stupefacenti, furti di auto, contrabbando e omicidi volontari.

La criminalità in Italia

Il Sole 24 Ore oggi pubblica un dossier sulla criminalità in Italia. In crescita dell’1,7% rispetto al 2023 e del 3,4% sul 2019. Milano, Roma e Firenze occupano il podio della nuova edizione dell’Indice della Criminalità che misura le denunce ogni 100mila abitanti. Qui si concentra il 23,5% del totale degli illeciti rilevati. Seguono Bologna, Rimini e Torino. «Tralasciando il brusco calo degli illeciti nel 2020 a causa delle restrizioni anti-contagio, fino al 2019 avevamo assistito a un calo progressivo e costante di tutte le tipologie di reato. Ora, invece, assistiamo a una risalita della curva», osserva Marco Dugato, ricercatore dell’osservatorio Transcrime dell’Università Cattolica di Milano.

L’incremento fisiologico

L’incremento, spiega il prof, è fisiologico di fronte alle criticità sociali ed economiche del paese. Nel 2025 (dati provvisori) arriva un segnale di miglioramento: -4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in base ai trend non consolidati del Viminale. Nel 2024 i furti hanno riguardato il 44% delle denunce (+3%). A crescere di più i furti in abitazione (+4,9%), i furti di autovetture (+2,3%), i furti con strappo (+1,7%) e infine i furti con destrezza (+0,6%). Tra i delitti di strada salgono del 5,8% le lesioni dolose, dell’1,6% i danneggiamenti. In controtendenza contrabbando (-38%), incendi (-5,3%) e le truffe informatiche (-6,5%).

L’analisi geografica del crimine

Per minore incidenza si distinguono le province medio-piccole come Oristano, Potenza, Benevento, Enna, Sondrio, Treviso e Pordenone. Ma 7 delle 14 città metropolitane italiane entrano nella top ten dei territori con più denunce. Il 47,9% dei crimini nel 2024 è stato rilevato nelle 14 città metropolitane. Dopo Milano, Roma e Firenze ci sono Bologna, Torino, Venezia e Genova. Ma nelle 14 città metropolitane risiede il 36,2% della popolazione italiana e nei grandi centri urbani agli abitanti si sommano turisti, pendolari e studenti. «Solo nella Capitale arrivano tra i 30 e i 50 milioni di turisti all’anno», afferma l’ex procuratore di Milano Francesco Greco, oggi con delega alla sicurezza presso il Comune di Roma.

Le denunce a Milano e Napoli

C’è anche una differenziazione geografica nelle denunce. I dati di Milano (6.952 reati ogni 100mila abitanti) vanno confrontati con quelli molto inferiori di Napoli (4.479) o di Palermo (3.936). Tra le tipologie di reato, a Bologna nel 2024 ci sono state 701 rapine in pubblica via (+34% sul 2023). A Roma sono state 2008 (+22%). Si segnalano altri due record registrati nell’ultimo anno rispetto alla serie storica dal 2006: a Firenze nel 2024 sono stati denunciati 11.051 furti con destrezza (+48% su base annua); a Roma 33.431 (+4,8%) .

Gli stranieri

Il 34,7% dei fermati è straniero. Con percentuali addirittura doppie, che superano il 60%, per i reati predatori. In crescita dell’8,1% il numero di denunciati. La popolazione straniera sta aumentando: al primo gennaio 2024, secondo il rapporto Ismu Ets, erano 5,7 milioni di cui 5,3 milioni residenti (il 9% della popolazione italiana, contro l’8,2% del 2014) e circa 321mila irregolari. Ovvero il 5,5% degli stranieri in Italia. Il 70% dei reati commessi da stranieri viene compiuto da irregolari. «Dai dati forniti dal Viminale non emerge la disaggregazione tra immigrati regolari e irregolari denunciati o arrestati in corso d’anno», spiega Paolo Pinotti, prorettore dell’Università Bocconi di Milano e fondatore del centro studi Clean sulla criminalità.

La regolarizzazione

«Gli stranieri che sono presenti in modo regolare sul territorio, invece, hanno una propensione al crimine in linea con quella degli italiani», aggiunge. E cita poi un dato significativo: «Abbiamo confrontato un gruppo di ex detenuti rumeni e bulgari, liberati con l’indulto del 2006, con altrettanti di altre nazionalità: nel 2006 il tasso di recidiva dei due gruppi era simile, mentre nel 2007, dopo l’ingresso di Romania e Bulgaria nella Ue, per i cittadini di questi due Paesi si era dimezzata». Anche tra i 170mila che hanno avuto il permesso di soggiorno nel primo click day italiano la propensione al crimine è risultata la metà rispetto a quella della platea che non l’ha ottenuto.

I reati

I reati per i quali l’incidenza straniera è più alta di quella italiani sono le rapine (52,3%) con picchi per le rapine in pubblica via (60,1%), furti con strappo (61%) e i furti con destrezza (69%). Le percentuali scendono invece se si guarda a tipologie di reato come le violenze sessuali (43%), spaccio di stupefacenti (39%), ma anche furti di autovetture (24,5%), contrabbando (29%) e omicidi volontari (23,7%). La provincia con più arrestati stranieri è Prato con il 62%. Un dato doppio rispetto alla media nazionale ma che va letto in relazione alla percentuale di residenti stranieri nella provincia. Seguono grandi aree metropolitane Milano (55,8%) e Firenze (56%).

I minori

Infine, i minori. L’anno scorso il dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno ha registrato 38.247 segnalazioni di minori contro le 29.544 del 2019. Una segnalazione su cinque per rapina è riferibile a un minore e l’incidenza sale a una su quattro se si prende in esame la “sottocategoria” delle rapine messe a segno in pubblica via. A Treviso gli under 18 sono stati il 9,5% del totale dei denunciati: il doppio della media nazionale. A seguire Udine (8,2% di minori sul totale degli arrestati) e Mantova (7,9%) mentre agli antipodi ci sono province del Sud come Crotone (1,2%) e Avellino (1,2%), ma anche Napoli (3,1%).

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