È in corso una tempesta geomagnetica di classe G4. L’esperto: «Ha avuto un inizio molto rapido, ecco cosa l’ha provocata»

È in corso, dalla notte tra l’11 e il 12 novembre, una tempesta geomagnetica molto intensa, di classe G4, la penultima nella scala delle classificazioni. A confermarlo è il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense Noaa. A scatenare la tempesta hanno contribuito due espulsioni di massa coronale o Cme, cioè espulsioni di materia sotto forma di plasma, dal Sole. Una di queste due espulsioni, spiega l’agenzia americana, è stata accompagnata dal brillamento solare più forte del 2025 finora e ha provocato blackout radio in Europa e Africa.
La tempesta geomagnetica
«La tempesta è in corso da diverse ore e ha avuto un inizio molto rapido. A provocarla sono state due Cme arrivate una dopo l’altra nella giornata dell’11 novembre ed è atteso l’arrivo anche di una terza Cme, vedremo come si evolve la situazione», spiega all’Ansa Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. Dietro i brillamenti c’è la macchia solare indicata con la sigla AR4274, molto attiva nelle scorse settimane e una delle più prolifiche produttrici di brillamenti solari dell’attuale ciclo solare. «La macchia si è man mano estesa e presenta sempre una complessità molto elevata dal punto di vista magnetico. È un serbatoio di energia molto instabile», sottolinea Messerotti.
Le aurore e i problemi alle infrastrutture
La tempesta ha illuminato i cieli con i colori delle aurore anche a latitudini italiane, come dimostrano alcune immagini riprese a Plan de Corones, in Trentino Alto-Adige. Oltre all’affascinante fenomeno delle aurore, gli eventi di classe G4 possono causare problemi alle infrastrutture elettriche, possono modificare l’orientamento dei satelliti in orbita e interrompere le comunicazioni radio e i sistemi di navigazione satellitare.
