Scuola, il ministero sistema gli errori sui programmi scolastici: il Consiglio di Stato dà l’ok, ma prima bacchetta ancora

Il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole sul testo del ministero dell’Istruzione e del merito relativo alle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, che tracciano le linee guida per i programmi scolastici. Il via libera segue all’invio di integrazioni e chiarimenti richiesti dopo un primo parere interlocutorio del 17 settembre e da cui erano emerse diverse criticità, a partire da diversi strafalcioni in italiano presenti nel documento del ministero. Questo passaggio consente ora al documento di completare l’iter di validazione e di essere adottato formalmente, con entrata in vigore prevista a partire dall’anno scolastico 2026-2027.
Ma il Consiglio di Stato bacchetta ancora
Pur favorevole, il parere del Consiglio di Stato include alcune riserve e suggerimenti, soprattutto sulla chiarezza normativa e sulla caratterizzazione tecnica del regolamento. I giudici hanno evidenziato che molti obiettivi di apprendimento e competenze sono formulati con un linguaggio tecnico e meta-linguaggio che potrebbe limitare l’autonomia didattica degli istituti e creare responsabilità giuridiche poco definite per il personale docente. Tra le principali osservazioni vi sono anche i riferimenti a concetti generali come cittadinanza globale, sostenibilità e competenze digitali, ritenuti vaghi e talvolta enfatici. Il Consiglio ha sottolineato la necessità di un maggior rigore normativo per assicurare certezza del diritto e ridurre la discrezionalità interpretativa, evitando inefficienze o eccessive responsabilità per le scuole.
Soddisfatto il ministro Valditara
Soddisfatto il ministro Giuseppe Valditara. «Grazie alla leale collaborazione tra le istituzioni sono state riconosciute la serietà e la qualità delle nostre proposte. ome previsto, dunque, per il prossimo anno scolastico le nuove Indicazioni nazionali saranno operative», ha dichiarato. «Procediamo con determinazione e impegno nel costruire una scuola di sempre maggiore qualità, con “programmi” che siano in grado di dare ai giovani le conoscenze e competenze necessarie ad affrontare le sfide del presente consapevoli dello straordinario patrimonio del nostro passato», ha aggiunto.
