Salvini spiega perché il centrodestra ha bloccato il ddl stupri: «Vogliamo evitare vendette»

«Vanno bloccati i ripetuti e intollerabili episodi di violenza, sacrosanto, ma bisogna lasciare meno spazio possibile alla discrezionalità». Matteo Salvini, nella sua intervista a Repubblica, risponde così a chi gli chiede perché il centrodestra, a partire dalla Lega, sta rallentando il ddl sugli stupri. «Ho letto la norma: consenso attuale e libero… Bisogna evitare di esporre chiunque, uomo o donna, a chi si vuole vendicare di un rapporto finito male», avverte il vicepremier e leader della Lega.
Al Senato, a un passo dall’approvazione definitiva, il centrodestra ha frenato ieri il disegno di legge sulla violenza sessuale rivoluzionato, appunto, dal consenso. Nonostante l’iter accelerato ottenuto (per approdare in Aula oggi senza emendamenti) la maggioranza chiede approfondimenti, ottiene un breve ciclo di audizioni e rallenta l’iter. Apparentemente non convince la pena per i casi di minore gravità, diminuita non oltre i due terzi. Ma è sull’attualità del consenso che covano i dubbi maggiori. «Vogliono affossare il provvedimento» è invece la lettura delle opposizioni. Spiazzati dal dietrofront “inspiegabile”, i parlamentari di Pd, M5s, Avs e Iv lasciano la commissione Giustizia che aveva cominciato a discuterne. Salta la speranza di un voto unanime in aula – com’è stato alla Camera il 19 novembre – e simbolico per rimarcare la ricorrenza.
