Papa Leone vola in Turchia e Libano. La mazza da baseball portafortuna e la battuta sul Conclave: «Forse mi son perso qualcosa…» – Il video
Papa Leone XIV è partito questa mattina alla volta di Ankara. Il primo viaggio all’estero del suo pontificato lo porterà nei prossimi giorni in Turchia e Libano, che già il suo predecessore Papa Francesco aveva intenzione di visitare. L’occasione del viaggio è offerta dal 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea, il primo concilio ecumenico cristiano presieduto dall’imperatore romano Costantino I nel 325 d.C. Sulle rovine dell’antica città di Nicea nella parte occidentale dell’Anatolia sorge oggi la città di İznik. «Ho desiderato questo viaggio specialmente per il messaggio di unità tra i cristiani ma è anche un messaggio per tutto il mondo, la presenza mia, della Chiesa, dei credenti sia in Turchia che in Libano», ha detto il Pontefice salutando i giornalisti alla partenza del volo. «Invito tutti a camminare insieme, e a cercare insieme la pace, l’unità e l’armonia e tutti gli uomini e le donne a sentirsi fratelli e sorelle, al dì la di ogni differenza, diversità di religione, per cercare la pace e l’unita nel mondo», ha aggiunto Prevost.
I prossimi (possibili) viaggi di Papa Leone
Parlando con la nutrita schiera di giornalisti di tutto il mondo al seguito del suo viaggio (80), Papa Leone ha anche svelato qualcosa su altri Paesi in cui potrebbe recarsi prossimamente. «Spero venga anche lei!», ha risposto alla cronista algerina che sottolineava come fosse atteso in Algeria. Mentre alla collega spagnola che gli chiedeva se ci fosse speranza di vederlo in Spagna, Prevost ha risposto: «Più di una speranza». Quanto all’Italia, possibile una prossima visita a Torino in occasione dell’ostensione virtuale della Sindone. Su questo il Papa non ha proferito parola, ma ha fatto un cenno di assenso non escludendo dunque la possibilità. Tra Turchia e Libano, Leone sarà in viaggio fino al prossimo 2 dicembre.
November 27, 2025
I regali e le battute coi giornalisti
Dai giornalisti al seguito sul volo Roma-Ankara il Papa ha anche ricevuto una serie di regali. Icone, torte, un attestato di ringraziamento della Chiesa greco-cattolica di Kharkiv per gli aiuti ricevuti. E poi diversi libri, tra cui uno sull’ultimo Conclave: in effetti «forse mi sono perso qualcosa», ha scherzato Leone sfogliandolo. Ma il dono più bizzarro, nel giorno che per gli Usa segna la festività del Thanksgiving, glielo ha fatto un giornalista americano: una mazza da baseball risalente usata negli anni ’50 da Delly Fox dei White Sox di Chicago, città dove è nato e cresciuto. «Come ha passato i controlli?», gli ha chiesto incredulo il Papa. Il pacchetto regalo comprendeva pure calzini e pantofole con il marchio della squadra.
