Il video del “mercenario brasiliano in Ucraina che vuole tornare a casa” è falso

Un video che mostra un giovane soldato in lacrime, presentato come un “mercenario brasiliano in Ucraina pentito della sua scelta”, è diventato virale su Facebook e altri social, raggiungendo utenti in numerosi Paesi. Secondo i post che lo rilanciano, il ragazzo – identificato con il nome Emilios George Ades Georgiades – avrebbe firmato un contratto per combattere con l’esercito ucraino e starebbe ora chiedendo disperatamente aiuto. Tuttavia, un’analisi delle fonti rivela che il video è un falso generato con l’intelligenza artificiale.
Per chi ha fretta
- Il video del presunto “mercenario brasiliano in Ucraina” circola su Facebook e altri social in molti Paesi, Italia inclusa.
- La clip deriva da un account TikTok che pubblica esclusivamente contenuti generati con intelligenza artificiale.
- Il video mostra diversi indizi tipici dell’Ai: viso levigato, movimenti facciali innaturali, gocce sugli occhiali immobili, mimetica non ucraina.
Analisi
Il video circola su Facebook e altri social in diverse versioni, ciascuna accompagnata da una narrazione leggermente diversa: quella del mercenario brasiliano, quella del giovane ingannato dalla “propaganda di odio”, o ancora la storia del combattente che implora la madre di portarlo via. Alcuni post riportano anche il nome completo Emilios George Ades Georgiades, associandolo prima a un drone operator “ucciso in guerra” e poi alla figura del mercenario brasiliano, a dimostrazione della natura arbitraria dell’identificazione.

Effettuando una ricerca per immagini, nei video meno ritagliati compare il watermark di TikTok con il nome dell’account @viciki12. Visitando il profilo, si scopre che questo pubblica esclusivamente video creati con strumenti di intelligenza artificiale, confermando che la clip non ritrae una persona reale e non proviene dal fronte ucraino.

Perché il video non è autentico
Nonostante la qualità sia bassa e l’immagine molto zoommata sul volto (probabilmente per nascondere artefatti), diversi dettagli rivelano l’uso dell’AI. Il primo è la pelle, eccessivamente levigata, e le espressioni facciali che appaiono rigide e poco coerenti con il movimento della testa. Ci sono poi le goccioline d’acqua che restano perfettamente ferme anche quando il soggetto scuote la testa con forza. Infine, occorre notare che la mimetica non è quella tipica ucraina a pattern pixelato, ma un generico motivo verdastro.
Conclusioni
Il video del presunto “mercenario brasiliano in Ucraina” non mostra una persona reale, ma è un contenuto generato da un account TikTok che produce esclusivamente video creati con l’Ai.
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