L’inchiesta corruzione in Ucraina sfiora Volodymyr Zelensky. Perquisiti gli uffici del suo capo staff Yermak: era l’uomo che trattava con gli Usa

L’inchiesta anticorruzione che da qualche settimana sta terremotando l’Ucraina sfiora da vicino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky . Agenti dell’ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) hanno perquisito nella mattinata di venerdì 28 novembre gli uffici del capo dello staff del presidente ucraino, Andriy Yermak, uno degli uomini più fidati di Zelensky. Yermak è accusato di essere parte del gruppo coinvolto nell’inchiesta di corruzione sul colosso della energia nucleare statale Energoatom. Il gruppo, che vede finora nove persone incriminate, sarebbe stato guidato da un altro stretto collaboratore del presidente ucraino, Timur Mindich.
Il cardinale verde sempre a fianco del presidente ucraino inviato ai colloqui di pace con gli Usa

Il coinvolgimento di Yermak nell’indagine è un vero terremoto per Zelensky, che ha sempre difeso il capo del suo staff quando altri collaboratori lo attaccavano. Una fiducia continuamente ribadita, tanto che Yermak è stato a capo della delegazione ucraina nei colloqui di pace che si sono svolti nei giorni scorsi a Ginevra davanti al segretario di Stato americano Marco Rubio, all’inviato speciale Usa Steve Witkoff e al segretario dell’esercito americano Daniel Driscoll. Yermak è sempre stato presente in tutti i contatti e i colloqui occidentali in questi anni e vanta una amicizia con Zelensky che risale a prima della avventura politica: si sono conosciuti quando l’attuale capo staff faceva il produttore televisivo e il presidente ucraino era ancora un comico e show man. Yermak porta sempre una mimetica verde da quando l’Ucraina è stata invasa dai russi, ed è una sorta di Richelieu per il presidente ucraino. Per questo in Ucraina lo chiamano il “Cardinale verde”.
