Disagi in autostrada, tra traffico e lavori. Dal 2026 si potrà chiedere un rimborso: ecco come

Il Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha approvato la delibera che introduce il diritto al rimborso del pedaggio autostradale in caso di disagi dovuti alla presenza di cantieri e in caso di blocco del traffico dovuto a cause diverse (a esempio incidenti, fenomeni meteo). Una decisione unica nel suo genere e annunciata oggi dal presidente Nicola Zaccheo nella Relazione annuale al Parlamento del 17 settembre scorso.
Quando scatta il rimborso
«Con questa delibera – ha dichiarato Zaccheo – l’Autorità ribadisce un principio essenziale: il pay per use, il pedaggio deve essere sempre equo e proporzionato al servizio effettivamente usufruito. È un atto di tutela verso i viaggiatori». Le misure sui rimborsi si applicano entro il 1° giugno 2026 per i casi di blocco traffico e per la presenza di cantieri su percorsi che insistono interamente su tratte gestite dal medesimo concessionario; entro il 1° dicembre 2026 per i rimborsi in caso di cantieri presenti su percorsi che insistono su tratte gestite da più concessionari.
Il periodo di osservazione, i km
Fino al 31 dicembre 2027 Art monitorerà l’applicazione delle misure e il funzionamento del meccanismo. Le verifiche sulla nuova misura potrebbero concludersi entro il 31 luglio 2027. Per i percorsi con lunghezza inferiori a 30 chilometri, il diritto al rimborso in caso di cantieri è indipendente dal ritardo, per i percorsi con lunghezza tra i 30 e i 50 km il rimborso si attiva per uno scostamento di almeno 10 minuti, per quelli sopra i 50 km il rimborso si attiva per un ritardo sul percorso di almeno 15 minuti.
E in caso di blocco del traffico scatta la percentuale
Se l’auto invece rimane ferma, in cosa, se il blocco è tra i 60 e i 119 minuti il rimborso è pari al 50%, per 120 e 179 minuti si sale al 75%, per stop superiori ai 180 minuti scatta il rimborso integrale.
