La volpe e il Leone in Vaticano, il cucciolo in giro sotto gli occhi delle guardie svizzere: si riapre la caccia? – Il video
Un cucciolo di volpe è stato avvistato in giro per Città del Vaticano e immortalato in un video diffuso da Welcome to Favelas. Nelle immagini si vede l’animale che si aggira con fare circospetto davanti a una guardia svizzera di piantone. Con passo felpato poi si allontana in cerca di cibo. Tra i commenti sui social non è mancato chi ha lanciato un allarme per la presenza dell’animale selvatico tra le strade dello stato pontificio.
La caccia alla volpe che piaceva a papa Leone XIII
Proprio sotto un papa che si chiama Leone, non potevano che ricomparire le volpi in Vaticano. Come già era emerso diversi anni fa, la popolazione delle volpi nel tempo era cresciuta a dismisura. Era il 2011 e una famiglia di volpi stava dando vita a una vera e propria colonia, come ricordava la Stampa. Così si era deciso di riaprire una sorta di caccia alla volpe, perché gli animali fossero fatti sloggiare. E già all’epoca si ricordava la passione di un altro papa Leone, il tredicesimo, che a fine Ottocento aveva dato vita alla sua passione venatoria, con tanto di appositi richiami per la cattura. Poi però le bestiole venivano liberate.
La battuta sulla gazzella che saltò addosso al pontefice
Leone XIII, al secolo Gioacchino Pecci, pare fosse un grande appassionato di animali esotici. Nel suo articolo Andrea Tornielli ricorda un aneddoto curioso: papa Leone XIII fece portare nei giardini vaticani anche daini, gazzelle e caprioli. Tutti potevano girare liberi per quegli spasi. Un giorno una gazzella saltò addosso al papa che, senza alcun timore, aveva rassicurato le persone che lo accompagnavano dicendo: «Un leone non può aver paura di una gazzella!».
