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Legge di Bilancio, sulle pensioni e il Tfr salta tutto: vince la Lega

19 Dicembre 2025 - 09:00 Alba Romano
Salvini Giorgetti Lega
Salvini Giorgetti Lega
Le misure confluiranno in un Dl. Cambia la ritenuta d'acconto per le imprese

È stato depositato in commissione Bilancio al Senato il nuovo emendamento del governo alla manovra. Il testo contiene le misure sull’iperammortamento, nella stessa formulazione precedente e quindi con la proroga al 2028 e la stretta sugli investimenti green, e la rimodulazione del Pnrr. Saltano invece, così come annunciato nella nottata, tutte le misure sulle pensioni. Le misure confluiranno in un Dl che dovrebbe approdare in uno dei prossimi due Cdm attesi fino a fine anno. Saltano anche le misure sul trattamento di fine rapporto.

La Lega

«C’è stata questa decisione perché la Lega ha posto un problema politico sulle coperture previdenziali. Troveremo una soluzione, chiaramente salvaguardando anche tutti gli aspetti che riguardano imprese, imprenditori e Zes», dice il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Intanto cambia la ritenuta d’acconto per le imprese. Il nuovo emendamento del governo depositato in commissione Bilancio al Senato prevede l’anticipazione della misura al 2028 con un’aliquota pari allo 0,5% – al netto dell’Iva – dell’importo da corrispondere . Confermato l’1% dal 2029. La misura vale oltre 700 milioni di euro già dal primo anno, il 2028, e raddoppia in quelli successivi.

Elsa Fornero

«Questo governo ha preso atto che una controriforma della mia riforma non si può fare. Non si può fare per la forza dei numeri che sono essenzialmente quelli della demografia, e che conosciamo tutti, ma anche per i numeri dell’economia: il tasso di occupazione italiano, al 63%, è tra i più bassi in Europa e i salari non crescono in termini reali da circa 25 anni. E siccome le pensioni si finanziano con il lavoro e il salario dei lavoratori è difficile capire come possa tenersi in piedi un sistema nel quale ci saranno a un certo punto più pensionati che lavoratori, che peraltro sono poco pagati», dice Elsa Fornero a Repubblica a proposito della manovra.

La manina e l’emendamento

Il governo ha fatto un bagno di realismo o è spuntata la solita “manina” nel maxiemendamento, come si dice dalle parti della Lega? «Il ministro Giorgetti ha capito molto bene la situazione e quindi non credo a ‘manine’ di alcun genere. Figuriamoci se un emendamento di quella portata arriva all’insaputa del governo: l’avranno visto tutti e tutti l’avranno accettato. Poi si saranno accorti che alcune cose non erano state meditate: ad esempio la misura sul riscatto degli anni di laurea, che sarebbe una vera follia. Un’assurdità perché c’è bisogno che le persone mettano da parte soldi per le loro pensioni e così, invece, le si disincentiva», dice la ex ministra.