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Ha drogato e violentato la sua dipendente a Prato. Diciotto anni fa rapì e tentò di strangolare una 26enne, adescata con un falso annuncio di lavoro

20 Dicembre 2025 - 14:16 Ugo Milano
prato stupro
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Il caso risale al 2007. Adesso il 59enne di Prato, Riccardo Vannucchi, avrebbe drogato la sua dipendente offrendole il pranzo e abusando di lei

Riccardo Vannucchi il 59enne di Prato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri con l’accusa di aver drogato e violentato una sua dipendente di 24 anni, sarebbe recidivo. Diciotto anni fa, secondo quanto ricostruito da Adnkronos, Vannucchi tentò di strangolare una donna di 26 anni, adescata con un falso annuncio di lavoro da segretaria.

L’adescamento con l’auto rubata, il strangolamento con la cravatta, i cavi elettrici

Il caso risale al 2 giugno 2007, quando fu arrestato con le accuse di tentato omicidio, sequestro di persona, furto, ricettazione e uso di documenti falsi. Una settimana prima Vannucchi aveva fatto sparire una giovane donna di 26 anni di Sesto Fiorentino, successivamente ritrovata in stato confusionale a Fucecchio. La vittima aveva pubblicato un annuncio per cercare lavoro e lui l’aveva contattata, dandole appuntamento a un distributore di Sesto Fiorentino. Lui si presentò con un’Alfa 156, rubata al sindaco di Montale, spacciandosi per manager di un’azienda. Dopo averla portata in giro nella zona di Empoli con la scusa di un colloquio di lavoro, si fermò a Querce, a Fucecchio, e tentò di strangolarla con la cravatta. Lei perse i sensi e si risvegliò sotto la tortura di cavi elettrici. Solo tramite l’intervento di un contadino di passaggio la giovane riuscì a scappare. Vannucchi fu arrestato una settimana dopo a Colle Val d’Elsa.

Il caso di Prato

Lunedì pomeriggio scorso invece, secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma dei carabinieri, Vannucchi, titolare del laboratorio ‘Dari Caffè’, aveva invitato la giovane dipendente a trattenersi oltre il normale orario di lavoro. Le avrebbe poi offerto della minestra, con all’interno però la “droga dello stupro”. La giovane ha perso i sensi, sarebbe stata abusata dentro il laboratorio e si sarebbe risvegliata, solo alcune ore più tardi all’interno del camper dell’uomo, con indosso abiti diversi da quelli che aveva al mattino. Ha raggiunto un ospedale, dove ha denunciato l’accaduto. Gli accertamenti medici non hanno riscontrato ferite compatibili con una violenza sessuale, ma nel suo organismo sono state trovate tracce di benzodiazepine, sostanza spesso emersa nei casi di aggressioni sessuali. Non solo, le telecamere interne alla ditta avrebbero ripreso parte dell’abuso, e Vannucchi, secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbe confermato cosa è successo durante l’interrogatorio.

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